Of Dogs and Men recensione

Of Dogs and Men

Of Dogs and Men è il nuovo film del regista israeliano Dani Rosenberg, un semi-documentario e un instant movie sui tragici fatti del 7 ottobre, realizzato poche settimane dopo, girando nei kibbutz che si affacciano alla Striscia di Gaza dove è avvenuto il massacro.

Khavn De La Cruz aprirà il festival Le Alleanze dei Corpi

Il cineasta filippino Khavn De La Cruz aprirà la quinta edizione del festival multimediale Le Alleanze dei Corpi, a Milano in vari spazi dal 15 al 29 settembre.
diciannove recensione

Diciannove

Presentato nella sezione Orizzonti, Diciannove è il lungometraggio d’esordio di Giovanni Tortorici. Prodotto da Luca Guadagnino (e lo si avverte) è il racconto di un’inquietudine che trova un suo corrispettivo spaziale nel nomadismo del protagonista.
anywhere anytime recensione

Anywhere Anytime

L'iraniano Milad Tangshir, di stanza in Italia da oltre un decennio, esordisce alla regia di un lungometraggio di finzione con Anywhere Anytime, che concentra la sua attenzione su altre migrazioni, sullo sfruttamento del lavoro, sulla precarietà del vivere.

To Kill a Mongolian Horse

In concorso alle Giornate degli Autori di Venezia 81, To Kill a Mongolian Horse della regista mongola Xiaoxuan Jiang, al suo esordio al lungometraggio, firma il ritratto sentito di un mondo al tramonto, quello dei mandriani delle steppe della Mongolia Interna.
finalement recensione

Finalement – Storia di una tromba che si innamora di un pianoforte

Con Finalement Claude Lelouch firma una “fiaba musicale” romantica e sgangherata che omaggia il potere immaginifico del cinema e del suo cinema: sentimentale, imprevedibile, libero. Fuori concorso a Venezia 81.
jean vigo citazione
sempre recensione

Sempre

Sempre è un lavoro di montaggio di Luciana Fina sulla Rivoluzione dei garofani del 1974, che vuole mantenere viva la memoria di quegli eventi e dei valori antifascisti e anticolonialisti e al contempo ragionare sul potere militante del cinema.

Bosco Grande

Il punk anni Ottanta a Palermo e il corpo umano come prodotto individuale e sociale. Bosco Grande di Giuseppe Schillaci si dedica a uno splendido protagonista per riflettere su vita e cinema, uomo e società, adottando gli strumenti di un appassionante work in progress.
Riefenstahl (2024) di Andres Veiel - Recensione | Quinlan.it

Riefenstahl

Classico documentario biografico, Riefenstahl di Andres Veiel lavora molto con materiale d'archivio già noto e giustifica la sua esistenza soprattutto per il fatto di aver avuto accesso per la prima volta all'archivio privato di Leni Riefenstahl. Fuori concorso a Venezia 81.
love recensione

Love

Presentato in concorso a Venezia 81, Love di Dag Johan Haugerud è un melodramma medico e un film romantico sulla sessualità libera.

Venezia 2024

Con Venezia 2024, ottantunesima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, nonostante il cambio di direzione alla Biennale Alberto Barbera conferma la sua idea di festival, e di ricerca cinematografica.