Ken il guerriero – La leggenda di Raoul

Ken il guerriero – La leggenda di Raoul

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La progressiva definizione del personaggio di Raoul e della sua piccola corte, un percorso già accennato con successo nel precedente La leggenda di Hokuto, acquista con Ken il guerriero – La leggenda di Raoul una consistenza inedita, aderente a scene il cui taglio melodrammatico sfiora vette di shakespeariana tragicità.

L’Hokuto Shinken piange il suo Re

Alla fine del 21° secolo la Terra è sconvolta da un terribile conflitto nucleare che ha portato tutte le civiltà al collasso sociale ed ambientale. Le bande saccheggiano e assalgono gli insediamenti dei sopravvissuti e la legge del più forte prevale sugli innocenti e gli indifesi. L’unica speranza per assicurare la continuità della civiltà umana è l’arrivo di un nuovo salvatore. Kenshiro e Raoul, fratelli depositari delle tecniche di combattimento della “Divina scuola di Hokuto”, potrebbero essere i candidati ideali per questo ruolo: Kenshiro rappresenta la strada dell’onore e Raoul quella del potere. Tra loro solo uno potrà diventare il successore di Hokuto. Mentre i due fratelli si avvicinano inevitabilmente allo scontro finale, comprenderanno che il loro destino è legato a colei che si nasconde dietro la misteriosa maschera dell’Ultimo Generale di Nanto… [sinossi]
Questo film è dedicato a tutte le persone che amano Raoul.

L’enfatica dichiarazione non è un nostro commento alla visione del film, anche se potrebbe tranquillamente esserlo, bensì la didascalia che compare a mo’ di epitaffio sui titoli di coda della versione italiana. Non ci meraviglieremmo affatto se pure nella versione originale avvenisse lo stesso, considerando quanto abbia di celebrativo l’intero progetto. Già, perché Ken il Guerriero – La leggenda di Raoul (HNK – Rao Den Gekito no Sho) rappresenta la seconda uscita italiana, dopo Ken il Guerriero – La leggenda di Hokuto, all’interno della serie di cinque lungometraggi realizzati in Giappone, tra il 2006 e il 2008, per celebrare una ricorrenza cara ai fan di Ken Shiro, protagonista di un manga e di una serie animata tra i più popolari in assoluto. Come è giusto che sia, aggiungiamo subito noi, senza far mistero di una scelta di campo avvenuta parecchi anni fa… E per restare nell’ottica dell’anniversario, occorre specificare che sono proprio i 25 anni dalla nascita di Ken il Guerriero (e del suo mito) il motore della pregevole iniziativa. Dicevamo poc’anzi di una seconda uscita italiana, sebbene vada segnalato che tra i due titoli in questione andrebbe collocato La leggenda di Julia; ma trattandosi di uno dei due OAV (l’altro è La leggenda di Toki) inseriti nel palinsesto, la loro presenza sul mercato italiano dovrebbe limitarsi alla pubblicazione in DVD, escludendo quindi il regolare utilizzo in sala. Torniamo pure alla loro/nostra dichiarazione di affetto per Raoul. Da uno dei siti più curati e prodighi di informazioni (www.hokutonoken.it) abbiamo appreso che vi è stata addirittura una «cerimonia funebre per Raoh e per i personaggi principali della serie. Si è tenuta il 18 Aprile 2007 a Tokyo nel tempio Koyasan Betsuin».

Questo aneddoto fornisce da un’angolazione paradossale l’esatta misura di ciò che ha rappresentato per noi la visione di Ken il Guerriero – La leggenda di Raoul: uno splendido rito funebre, allestito nell’epica scenografia della più evoluta animazione nipponica. Senza però trascurare una componente melodrammatica insistita, a tratti sorprendente, tanto da oltrepassare gli orli e le venature melò già presenti nella serie originale. Ecco, si può persino affermare che sia l’avvicendarsi non così lineare, come potrebbe sembrare di primo acchito, di rispettose citazioni e piccoli/grandi tradimenti, a caratterizzare il prodotto sia in positivo che in negativo. Cominciamo col dire che La leggenda di Raoul copre uno sviluppo narrativo corrispondente a diverse puntate, fondamentali per giunta, della serie di Ken il Guerriero. Vi si narra dell’inarrestabile marcia di Raoul (noto come Raoh al pubblico giapponese) per raggiungere la fortezza del misterioso, ultimo guerriero di Nanto; dell’eroica difesa del suddetto da parte delle Cinque Forze Nanto, ovvero guerrieri a lui fedeli e disposti, se necessario, all’estremo sacrificio; della miracolosa ricomparsa di Giulia (altresì nota come Yuria), donna amata da Ken come pure dai più grandi condottieri del suo tempo, un’epoca condizionata dall’apocalisse nucleare e dalla lotta per la sopravvivenza; dello scontro finale tra Ken e Raoul.

Ebbene, può far rabbia che la necessità di concentrare un materiale narrativo così denso abbia portato, come pure nel primo lungometraggio, a tagli illustri: qui dispiace particolarmente che ad essere del tutto abbandonata sia la parabola di Yuza delle Nuvole, uno dei guerrieri più forti delle Cinque Forze Nanto e al contempo uno dei personaggi più belli della serie. Ma tale scelta, senz’altro da disapprovare, è compensata dal fatto che la progressiva definizione del personaggio di Raoul e della sua piccola corte, un percorso già accennato con successo nel precedente La leggenda di Hokuto, acquisti qui una consistenza inedita, aderente a scene il cui taglio melodrammatico sfiora vette di shakespeariana tragicità. Altresì notevole è il modo in cui viene tratteggiato un altro grandissimo personaggio, Fudo della Montagna. E sempre in chiave positiva, possiamo segnalare come il lungometraggio diretto da Toshihiro Hirano (già incaricato sul finire degli anni ‘90 di dirigere la serie Devilman Lady, ennesimo parto dell’instancabile Gô Nagai) segni un miglioramento notevole, rispetto al film precedente, anche sul piano della realizzazione tecnica. Più curato il character design dei personaggi principali, di grandissimo effetto alcuni fondali, specialmente quando è qualche epico duello a sollecitare l’urgenza di paesaggi devastati e cieli tempestosi. Senza contare che altri parametri, solo in apparenza secondari, testimoniano una maggiore attenzione a livello artistico e produttivo per il nuovo capitolo di questa operazione così sentita (a volte respinta e a volte accolta con entusiasmo, diciamolo pure) dal pubblico di Ken: su tutti la scelta delle musiche, anche queste selezionate con maggior accortezza.

Info
Il trailer di Ken il guerriero – La leggenda di Raoul.

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