Con The Shrouds, suo ventitreesimo lungometraggio, David Cronenberg parte da un dato autobiografico (la morte nel 2017 della moglie Carolyn Zeifman) per elaborare una riflessione sulla centralità ineludibile del corpo, e della carne, anche e soprattutto in un'epoca tecnocratica. Leggi tutto
La “nuova carne” è nata. In Crimes of the Future David Cronenberg torna a ragionare su alcuni dei temi ricorrenti della sua poetica espressiva, sia per quel che concerne l'organicità e la sua evoluzione sia nel discorso sull'arte, sulla necessità dell'umano di agire rispetto al contesto in cui si muove. Leggi tutto
“Morte a Videodrome, gloria e vita alla nuova carne!” è lo slogan con cui il cinema di Cronenberg dà vita al proprio testo teorico, sprofondando nel nucleo fondativo del discorso. Nel decennio della televisione è il tubo catodico a costringere il cervello a corrispondere alla vista. Leggi tutto
Con Il pasto nudo David Cronenberg filma l'infilmabile, trasformando in immagine la prosa di William S. Burroughs; un'occasione per ragionare una volta di più sul concetto di “dipendenza”, e sulla costruzione mentale di una realtà fittizia, mondo a parte rinchiuso nel gioco/incubo della mente. Leggi tutto
eXistenZ è una spirale di 92 minuti, in cui il regista riesce a compiere un viaggio attorno alla natura umana e alla sua condizione esistenziale. Cronenberg realizza una pietra miliare del suo cinema, un grande omaggio alla fantascienza cyberpunk, uno dei suoi film più distopici e complessi. Leggi tutto
In A History of Violence di David Cronenberg mito, incubo e sogno americano accompagnano la storia (di violenza) della messa a nudo di un uomo di fronte alla sua famiglia, e a se stesso. Leggi tutto
Spesso considerato erroneamente un film “minore” Spider riassume alcuni elementi peculiari della poetica di Cronenberg. Vera e propria detection del protagonista all'interno della propria mente, sembra avvicinare Sherlock Holmes, o Giovanni Morelli, e Sigmund Freud. Leggi tutto
Tra i film più sconvolgenti e inquietanti di Cronenberg, Scanners rappresenta - insieme a Videodrome - l'approdo della prima parte della carriera del cineasta canadese a quella nuova forma di carne/mente, che qui trionfa - ed esplode - in un tripudio di orrorifici effetti prostetici. Leggi tutto