Los colonos
Il quarantenne cileno Felipe Gálvez Haberle esordisce alla regia con Los colonos, viaggio ai limitar del western nella Terra del Fuoco che racconta il genocidio del popolo Selk'nam ricorrendo alle suggestioni visive che Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis fecero loro in Re Granchio. Leggi tutto
Clorindo Testa
Nell'oramai consueto vorticare di narrazioni, storie, intuizioni, e ricordi il cineasta argentino Mariano Llinás non firma un documentario su Clorindo Testa, architetto che fu amico dei suoi genitori, e neanche su suo padre, ma sul sogno di poter raccontare attraverso le immagini il vero, e dunque l'intrinsecamente falso. Leggi tutto
I delinquenti
Il cineasta argentino Rodrigo Moreno, dopo un decennio abbondante di “silenzio”, trova la sua (definitiva?) consacrazione con I delinquenti, in Concorso a Cannes 2023 nella sezione Un Certain Regard e che ha avuto la sua anteprima italiana fuori competizione al Torino Film Festival. Leggi tutto
Eureka
Eureka, oltre a essere il titolo del film con cui ritorna in scena l'argentino Lisandro Alonso, potrebbe anche venire scambiato per l'esclamazione di gioia del mondo cinefilo che ha dovuto attendere ben nove anni per incontrare di nuovo il cinema mesmerico, primordiale, formale ma mai formalista di Alonso. Leggi tutto
El rapto
Giunta al quarto lungometraggio la quarantaseienne regista argentina Daniela Goggi con El rapto alza il livello delle proprie ambizioni, concentrando l'attenzione sul momento fatidico in cui il suo Paese tornò alla democrazia senza però rimuovere dai ruoli chiave molte persone che si erano compromesse col regime fascista e militare. Leggi tutto
Trenque Lauquen
Laura Citarella torna alla regia a sette anni di distanza da La mujer de los perros (co-diretto insieme a Verónica Llinás) con Trenque Lauquen, nel quale alla maniera del sodale Mariano Llinás, qui in veste di produttore e consulente, teorizza sull'infinito intrecciarsi delle storie. Leggi tutto
Cerrar los ojos
A trentuno anni di distanza da El sol del membrillo Víctor Erice torna alla regia con Cerrar los ojos, struggente eppur teorica riflessione sul cinema come memoria, sul tempo perduto, sull'immagine e la voce come testimonianze di ciò che fu. Un'opera maestosa, che avrebbe meritato di concorrere per la Palma d'Oro. Leggi tutto
Argentina, 1985
È possibile realizzare una commedia grottesca sul post dittatura in Argentina? Si cimenta nell'impresa Santiago Mitre con Argentina, 1985. Il risultato è avvincente e divertente, ma lo spettatore, seppur abilmente intrattenuto (e anzi, proprio per questo), può percepire un sottile disagio. Una produzione Amazon, in concorso a Venezia 79. Leggi tutto