Des garçons de province

Des garçons de province

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Presentato nel concorso Nuove visioni del Sicilia Queer Filmfest 2023, Des garçons de province è un ulteriore ritratto del regista Gaël Lépingle, della Francia di provincia. E qui racconta tre storie, modi diversi di vivere la condizione di omosessualità al di fuori dei grandi centri urbani.

Don’t dream it, be it

Youcef sogna qualcosa di diverso dal mestiere che sta per iniziare e dalla sua relazione di coppia ed è attratto dalla vita avventurosa di una troupe di drag queen in tournée nel suo villaggio. Un ragazzo percorre strade deserte sui tacchi a spillo in attesa dei risultati di ammissione ad un corso che lo porterà lontano da lì. Jonas posa per Mathieu, fotografo gay specializzato nel ritrarre giovani ragazzi in costume. [sinossi]

Gaël Lépingle torna a occuparsi della vita di provincia, nei piccoli centri urbani, lontani dalla vita frenetica e moderna delle grandi città. Sceglie tre villaggi sperduti, in tre regioni diverse, fatti delle tipiche casette dai tetti alti di provincia francesi sormontate dal campanile, per raccontare altrettante storie a tema LGBTQIA+, nel suo quarto lungometraggio dal titolo Des garçons de province, presentato nel concorso Nuove visioni del Sicilia Queer Filmfest 2023, dopo l’anteprima al FIDMarseille.

Ancora una volta per il filmmaker francese, che è attivo anche a teatro, è importante la rappresentazione interna, lo spettacolo. Come in Seuls les pirates c’erano scene in costume, da moschettieri o da pirati, Des garçons de province inizia con un gruppo di bizzarri personaggi che si muovono in uno spiazzo, come fossero su un palcoscenico alla ricerca della propria collocazione in scena. Sono membri di una compagnia girovaga di drag queen, che si esibisce in un locale specializzato. Questo incipit diventa la metafora di un film, che, snodandosi in tre storie, racconta il popolo arcobaleno della provincia francese più remota. Un popolo già di per sé variegato, come la coppia del primo segmento composta da un ragazzo di colore, Youcef, e dal suo compagno dai capelli rossi, ma che vive nell’anonimato. Dove è difficile trasgredire con quei ruoli già assegnati, come evidente nel racconto del protagonista che, da bambino, voleva sapere se i commessi dei supermercati fossero sposati o meno.

Il gruppo drag tornerà in chiusura, con un’altra esibizione canora, stavolta a Parigi. A suggellare un film dove i personaggi sentono il bisogno di apparire in modo diverso da quello che vorrebbe la società rispetto al loro genere sessuale anagrafico. Basta indossare dei tacchi a spillo e andare in giro per le strade, come il personaggio della seconda storia. O travestirsi con vari costumi, tra i quali ancora quello da pirata e da moschettiere, ed essere immortalati in foto come nel terzo episodio. Ma sarà solo quando il modello riuscirà a far indossare un costume al fotografo, che i rapporti tra i due cambieranno, da professionali e freddi si arriverà al bacio carnale. E ancora il ragazzo, una volta aperta la cartellina con i suoi scatti, nel pc del fotografo, si masturberà facendoli scorrere, come a riconoscere un potere di trasfigurazione del travestimento, la potenzialità di trasformarsi in un corpo diverso altro da sé. Lépingle porta così nella provincia francese il senso racchiuso nel celebre brano del Rocky Horror Show “Don’t Dream It Be It”, inno al travestimento per esprimere la propria vera natura.

Info
Des garçons de province sul sito del Sicilia Queer.

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