Trieste Film Festival 2025 dedicherà un focus alle autrici serbe
Il Trieste Film Festival 2025, trentaseiesima edizione della storica kermesse giuliana dedicata alle cinematografie dell’Europa Centro Orientale, anticipa che dedicherà un focus, nel tradizionale spazio “Wild Roses”, incentrato sulle autrici serbe. 11 saranno le opere selezionate, tra film, documentari e cortometraggi.
Coloro che si ritrovassero a passare per Trieste tra il 16 e il 24 gennaio avranno in dote di potersi imbattere nel Trieste Film Festival 2025, trentaseiesima edizione della storica kermesse giuliana dedicata alle cinematografie dell’Europa Centro Orientale che vide la luce nel 1989, proprio nel momento in cui la storia del Novecento stava cambiando in modo determinante. Il TFF, diretto da Nicoletta Romeo, com’è oramai abitudine fornisce le prime anticipazioni sul finire dell’anno, ed ecco dunque che a un passo a dicembre si scopre sia il manifesto ufficiale – opera della fotografa e reporter polacca Monika Bulaj – sia il primo dettaglio della programmazione: il tradizionale spazio denominato “Wild Roses” sarà infatti interamente dedicato alle autrici serbe, grazie alla selezione di undici opere tra lungometraggi, documentari, e corti. Realizzato con il contributo di Film Center Serbia, il focus sarà curato dal regista Stefan Ivančić, produttore e membro del comitato di selezione del Festival di Locarno: l’obiettivo com’è ovvio è quello di aprire uno sguardo sulla prospettiva femminile della produzione serba contemporanea, muovendosi nella stessa direzione già affrontata nel corso degli anni scorsi attraverso le cinematografie polacca, georgiana, ucraina e tedesca.
Tra autrici già affermate e altre che invece ancora devono ricevere la giusta attenzione da pubblico e addetti ai lavori, il programma permetterà di articolare un discorso stratifica, che non può ovviamente venire meno nella ricognizione su quel passaggio traumatico e dolorosissimo che fu rappresentato dalla balcanizzazione della Jugoslavia; gli anni Novanta sono dunque tra i protagonisti della narrazione odierna della cinematografia serba, anche e soprattutto quella rappresentata dallo sguardo femminile. Il pubblico del Trieste Film Festival 2025 potrà incontrare sul grande schermo opere come When the Phone Rang (Kada je zazvonio telefon) di Iva Radivojević, già visto ad agosto a Locarno, 78 Days (78 dana) di Emilija Gašić – presentato invece a Rotterdam –, Celts (Kelti), esordio di Milica Tomović che in Friuli-Venezia Giulia si vide nel gennaio 2022, Ivana the Terrible (Ivana cea Groaznică) di Ivana Mladenović, Landscapes of Resistance di Marta Popivoda, per rimanere nel campo della “finzione”. Ci saranno poi i documentari The Other Side of Everything (Druga strana svega) di Mila Turajlić e Homelands (Domovine) di Jelena Maksimović, oltre ai lavori brevi Shoulders (U ramenima) di Tara Gajović, Nobody Here (Nikog nema) di Jelena Gavrilović, The City (Grad) di Maša Šarović, e Pink (Roze) di Tamara Todorović.