Punch

Punch

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Punch, campione d’incassi capace di classificarsi al terzo posto tra i film coreani più visti nel 2011, racconta il percorso di maturazione e di crescita di Wan-deuk, fotografato in quel particolare momento della vita in cui si è costretti a guardare in faccia la realtà per diventare qualcosa o qualcuno. Al Far East 2011.

Un pugno in guanto di velluto

Wan-deuk è un bravo ragazzo che però finisce sempre per fare a botte. Vive in una modesta mansarda con il padre, un ballerino di cabaret gobbo e lo zio adottivo, mentre il suo vicino di casa è l’insegnante che più odia. Un giorno il professore si presenta con due notizie inaspettate e sconvolgenti: ha trovato la madre di Wan-deuk che se n’era andata quando era in fasce e soprattutto questa non è coreana. Ottimo studio dei personaggi per questo insolito e delicato racconto di formazione. [sinossi – dal programma Far East Film Festival 2012]

Dopo una produzione fino ad oggi concentrata su storie d’amore – Lover’s Concerto (2002), Almost Love (2006) e My Love (2007) – Lee Han firma stavolta una multiforme e graziosa commedia che si colloca a metà strada tra il film di formazione e il buddy movie (sfiorando inaspettatamente solo di striscio il boxing movie). Punch, campione d’incassi capace di classificarsi al terzo posto tra i film coreani più visti nel 2011, racconta il percorso di maturazione e di crescita di Wan-deuk, fotografato in quel particolare momento della vita in cui si è costretti a guardare in faccia la realtà per diventare qualcosa o qualcuno. I suoi punti di riferimento vengono meno nel momento in cui il cabaret dov’è cresciuto cessa l’attività e il padre, un ballerino dalla gobba prominente, è costretto ad assentarsi da casa con lo zio per andare in cerca di guadagno esibendosi ai mercati fuori città. Sarà il suo insegnante più detestato, Dong-joo, a rivelarsi in itinere guida e modello esistenziale. Nonostante la sua apparenza cinica e ostile, infatti, sarà proprio lui a favorire gli eventi che porteranno il giovane allievo nella giusta direzione, alla scoperta della propria famiglia, dei legami che la uniscono e verso la propria realizzazione personale. Sarà merito suo se Wan-deuk potrà dedicare il suo tempo alla kick-boxing, e sempre grazie al suo interessamento che potrà finalmente incontrare la madre filippina scappata quando lui era ancora in fasce, facendo così emergere un tema forte come quello delle condizioni degli stranieri in Corea.

In questo contesto il pugno, “punch” appunto, evocato come tema centrale tanto da dare il titolo al film, si rivela sì strumento di riscatto, ma emerge solo come aspetto secondario rispetto ad un’evoluzione ben più profonda nel campo delle relazioni interpersonali e identitarie. Ciò non si traduce necessariamente in un difetto del film, che corre più volte il rischio di scadere nei cliché scivolando in derive pericolosamente zuccherose, ma che con abilità parecchio sorprendente riesce invece sempre a mantenersi pulito e frizzante. Il rischio è anche quello di peccare di superficialità perdendosi in mille rivoli, poiché gli spunti che il racconto offre sono veramente molti. Ma anche in questo caso possiamo assicurare che, grazie a personaggi molto ben delineati e perfettamente accostati, il film si mantiene sempre leggero e piacevole. I personaggi del racconto sono a loro modo degli outsiders, chi per scelta e chi per necessità, ma tutti troveranno nell’incontro, nella solidarietà e nel riconoscersi reciprocamente il loro vero strumento di riscatto, ben più forte di un “pugno”. Intercultura, solidarietà, diritti civili, confronto generazionale, disabilità, i temi che emergono con assoluta grazia tra le pieghe di questa deliziosa commedia tratta da un bestseller di Kim Ryeo-ryeong.

Non si può infine trascurare di menzionare l’ottima interpretazione di tutti gli attori che, pur provenendo da esperienze molto diverse, riescono ognuno a dare un apporto decisivo conferendo ai personaggi del film infinite piccole sfumature. Il giovane divo Yu Ah-in che interpreta Wan-deuk, visto in diversi film indipendenti quanto in bizzarri film commerciali e serie TV, Jasmine Lee nei panni della madre, Park Soo-young nei panni del padre e naturalmente Kim Yoon-seok nei panni dell’insegnante Dong-joo, considerato un attore “spalla” ma riscattato negli ultimi anni da importanti successi infilati uno dietro l’altro.

Info
Punch, il trailer.

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