How to Use Guys with Secret Tips
di Lee Won-suk
L’esordio del sudcoreano Lee Won-suk, How to Use Guys with Secret Tips, vincitore del premio del pubblico alla quindicesima edizione del Far East, è una commedia coloratissima e ultra-pop, che accusa qualche cedimento di ritmo solo nella parte finale.
Deus ex machina
Trovare un video tutorial che insegni alle donne a usare gli uomini per migliorare la propria vita e la propria carriera sarebbe come trovare la lampada di Aladino. È quello che succede a Choi Bona, giovane assistente alla regia la cui vita e carriera sono a rischio. Ed ecco che dal nulla spunta uno strano venditore col video misterioso… [sinossi]
Alla quindicesima edizione del Far East Film Festival trionfa una commedia. E viene dalla Corea del Sud Lee Won-suk, l’eccentrico regista di How to Use Guys with Secret Tips, trapiantato in tenera età negli Stati Uniti dove ha completato gli studi laureandosi in pubblicità alla Boston University. Innegabilmente l’universo delle agenzie pubblicitarie è un punto di riferimento forte nell’immaginario e nell’estetica di questo fortunato esordio alla regia, linguisticamente innovativo e capace di conquistare al primo colpo il Gelso d’oro e il pubblico udinese che ne ha decretato la vittoria. Coloratissimo e ultra-pop, è diretto con mano attenta sulla base di stilemi che rimandano direttamente alle regole visive del post-cinema, mescolando ingredienti attinti dalla televisione, dai videoclip, dal fumetto, dal cartoon, dalle teen-zine. E, naturalmente, dagli spot pubblicitari.
È proprio in questi ambienti che si muovono i personaggi di un film che deve la sua immagine ammiccante soprattutto agli aspetti formali del racconto visto che il soggetto (che farebbe invidia a Hollywood) è quello classico della rom-com sul genere: “Come farà la graziosa protagonista a conquistare l’uomo dei suoi desideri?”. Choi Bona, assistente alla regia sopraffatta dal lavoro e da un capo arrogante, troverà la risposta imbattendosi per caso in una serie di video che le offriranno istruzioni precise ed efficaci a totale garanzia di un successo con gli uomini e nella vita. Il metodo proposto da Suwalski, il demiurgo capace di garantire a Choi Bona gli strumenti per capovolgere la propria esistenza, risulta infallibile quanto esilarante. La sua funzione è quella del “Deus ex machina”, calato dall’alto nella sua “mechanè”, per l’occasione trasformata in televisore, a districare una situazione destinata al fallimento. Gli stacchetti con cui insegna a Choi Bona quali comportamenti adottare per uscire dall’ombra e prendere finalmente in mano le redini del suo destino sono quanto di più riuscito nel film, che accusa invece qualche cedimento nel ritmo e nella comicità, progressivamente calante man mano che la storia deve necessariamente risolversi verso un esito prevedibile.
Tra le pieghe e in maniera assai discreta, fa capolino anche un interrogativo più profondo che sembra attualmente occupare i pensieri delle donne asiatiche, per lo meno stando ai titoli in concorso che pure spaziano tra generi e cinematografie diverse. Emerge infatti, con una certa costanza, la ricerca di un proprio ruolo nella società e la possibilità concreta di farsi largo in un mondo prevalentemente maschile, senza disdegnare, in certi casi, la possibilità di perdere l’“innocenza” in favore di una sana emancipazione (Girls for Keeps, Home, All About My Wife).
Ma superando comunque interpretazioni di tipo sociologico che potrebbero persino apparire forzate, ciò che conta davvero è che in questo film troviamo un po’ tutto quel che occorre per far presa sul pubblico: gag a profusione, un ottimo cast (Lee Si-young, diva discreta nei panni di Choi Bona, Oh Jung-se bellissimo e autoironico e Park Young-gyu straordinario interprete di Suwalski), linguaggio disinvolto e una buona dose di romanticismo. Un rivestimento dorato e convincente per la “solita commedia”.
Info
La scheda di How to Use Guys with Secret Tips sul sito del Far East.
- Genere: commedia, sentimentale
- Titolo originale: Namja-sayong-seolmyeongseo
- Paese/Anno: Corea del Sud | 2013
- Regia: Lee Won-suk
- Sceneggiatura: Ha Su-jin, Lee Won-suk, Noh Hye-young
- Fotografia: Kim Sun-ryung
- Montaggio: Kim Chang-joo, Kim Woo-hyun
- Interpreti: Kim Jeong-tae, Lee Si-young, Lee Won-jong, Oh Jung-se, Park Young-gyu
- Colonna sonora: Mowg
- Durata: 114'