Nessuno mi troverà
di Egidio Eronico
La scomparsa misteriosa e unica di Majorana viene raccontata nel nuovo film di Egidio Eronico, Nessuno mi troverà, documentario che pone molti interrogativi sulla figura del fisico scomparso il 25 marzo del 1938 senza pretendere di dare risposte.
La scelta radicale
Il 25 marzo del 1938 scompariva a soli 31 anni senza lasciare traccia e spiegazioni Ettore Majorana, forse il più grande fisico teorico italiano del ‘900, e forse il più noto scomparso della nostra storia contemporanea. La sua sparizione, a distanza di quasi ottant’anni, non ha smesso di produrre quesiti, dubbi, ricerche; mentre i suoi lavori scientifici sono oggi più attuali di quando furono pubblicati, e alcune sue ipotesi potrebbero ancora essere oggetto di imminenti clamorose conferme. [sinossi]
Vi sono degli enigmi nella natura umana che è spesso impossibile riuscire a decifrare. Uno di questi riguarda la volontaria scelta di scomparire, di allontanarsi da tutto e da tutti, facendo perdere le tracce di sé. In tal senso la figura di Ettore Majorana, fisico teorico catanese scomparso il 25 marzo del 1938, appare il paradigma stesso di questo enigma, che Egidio Eronico prova a scandagliare nel suo nuovo film, Nessuno mi troverà.
Non vi sono risposte da dare – ed Eronico non cerca di darle, provando anzi a motivare ogni possibilità, plausibile o implausibile che sia – perché Ettore Majorana decise semplicemente di sparire senza dare alcuna spiegazione. Se poi in lui vi fosse il sentimento di esclusione rispetto al gruppo di ragazzi di via Panisperna capitanati da Enrico Fermi, se vi fosse la rivalità verso lo stesso Enrico Fermi o la intima prefigurazione che le sue ricerche avrebbero potuto portare al disastro dell’atomica (tesi suggestiva che veniva sposata da Sciascia in La scomparsa di Majorana), o se ancora vi fosse un’attrazione irresistibile verso la Germania nazista (e vi sarebbe anche qualche piccolo elemento che potrebbe far propendere verso questa spaventosa chiave di lettura) forse non lo sapremo mai. Quel che sappiamo è che un giovane fisico teorico, di appena trentun anni, decise volontariamente di eclissarsi, pochi mesi prima che il suo amico-nemico Enrico Fermi venisse insignito del Nobel e a poco più di un anno dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Dunque in breve anticipo su due eventi, l’uno di privata competizione, l’altro di pubblico disfacimento, che avrebbero potuto segnarlo ulteriormente.
In Nessuno mi troverà Egidio Eronico prova a raccontare questa parabola, munendosi di tutte le armi a sua disposizione (e a disposizione del mezzo cinematografico): voice over narrante, ricostruzione sotto forma di graphic novel delle “ultime ore” di Majorana, montaggio rapido tra filmati di repertorio e foto da scandagliare fin nel dettaglio, interviste al nipote di Majorana (anch’egli scienziato) e ad altri studiosi. Il groviglio linguistico del resto ben si accorpa con quello concettuale alla ricerca di tutte le possibili strade da seguire, tra cui – la più recente – la tesi, presto smentita, di un’apparizione di Majorana al fianco di Eichmann, stando a una foto scattata nel 1950. Se dunque Majorana sfugge alla sintesi e lascia piuttosto il campo all’inesauribile interpretazione e re-interpretazione dei fatti e delle ipotesi, come uno scienziato che fa agire gli elementi a sua disposizione, Egidio Eronico con Nessuno mi troverà riesce a restituirci fino in fondo questo magma.
Del resto, che il tema della sparizione fosse un’ossessione del cinema di Eronico, era già ravvisabile nel suo film del 2006, My Father – Rua Alguem 5555, con Charlton Heston nei panni di un criminale nazista rifugiatosi in Sud America. Ma se lì il vecchio padre si nascondeva per celare una sua colpa, qui si lascia intendere che forse Majorana abbia voluto protestare una sua “innocenza”, quella di un giovane – forse profetico, sicuramente visionario – a disagio nella realtà a lui contemporanea. Majorana è allora probabilmente “uno di noi”, uno che non è stato apprezzato per il suo valore e con cui è molto agevole potersi identificare.
Quel che a volte lascia un po’ perplessi della costruzione di Nessuno mi troverà non è dunque l’eccesso della scrittura, quanto una tendenza al suo addomesticamento, una sorta di impostazione didattica che tiene a tratti a freno le svisate più visionarie – come ad esempio i bellissimi momenti di animazione – o che in alcuni momenti rischia di ingolfare le dinamiche dell’inchiesta. La voce narrante di Marco Foschi, ad esempio, seppur tutt’altro che classica e anzi spesso concitata, non sempre appare convincente. E così anche i tentativi di Eronico di sfuggire ai paletti del film pedagogico, se a volte riescono (le già citate sequenze in stile graphic novel, e ne avremmo volute vedere di più), in altri punti funzionano meno (come ad esempio il riferimento a Io sono leggenda, che sa troppo di imposizione autoriale per potersi trovare bene in questo contesto). Si finisce perciò per avere la sensazione di una frattura interna al film, tra la sua impostazione didattica e la segreta volontà di sfuggirvi.
E, comunque, il non poter addivenire a una soluzione, a un punto risolutivo a proposito di Majorana, che è il senso stesso dell’operazione, contribuisce a dare a Nessuno mi troverà lo status di opera di passaggio, transitoria, così come del resto lo era anche quella di Sciascia, in attesa di una nuova suggestiva chiave di lettura. È questo forse il lascito più affascinante del film di Eronico: ricordarci che Majorana è un universo concettuale sempre pronto a essere rimesso in circolo, aperto a nuove ipotesi sperimentali. E chissà che la prossima non sia proprio il film di finzione sul fisico catanese che Eronico vorrebbe poter realizzare…
Info
Il trailer di Nessuno mi troverà su Youtube.
- Genere: documentario
- Titolo originale: Nessuno mi troverà
- Paese/Anno: Italia | 2016
- Regia: Egidio Eronico
- Sceneggiatura: Egidio Eronico
- Fotografia: Carlo Rinaldi
- Montaggio: Antonio Canestri
- Interpreti: Etienne Klein, Ettore Majorana jr., Francesco Guerra, Jordi Bonells, Massimo Onofri, Nadia Robotti, Roberto Finzi, Wolfgang Fabio Schultze
- Colonna sonora: Riccardo Giagni
- Produzione: CUT & Editing & More, Partner Media Investement
- Distribuzione: Istituto Luce Cinecittà
- Durata: 75'
- Data di uscita: 15/04/2016