Marco Müller è il nuovo direttore del Festival di Taormina

Marco Müller è il nuovo direttore del Festival di Taormina

La notizia era già nell’aria, ora arrivano le conferme ufficiali: a partire dall’edizione del prossimo luglio il Taormina Film Fest sarà diretto da Marco Müller, che torna a lavorare in Italia a dieci anni dalla fine dell’esperienza capitolina.

Le indiscrezioni avevano già preallertato l’ambiente festivaliero, quindi l’invio odierno del comunicato stampa con cui si ufficializza l’incarico di direttore artistico per Marco Müller al Taormina Film Fest non coglie in contropiede praticamente nessuno. Cionondimeno si tratta di una notizia tutt’altro che ovvia, e soprattutto di una certa rilevanza, per una lunga serie di aspetti. Müller, che non ha mai abbandonato la sua attività festivaliera (si pensi ai festival di Pingyao e Macao), mancava dal lavoro in Italia da ben dieci anni, quando dopo il triennio trascorso alla guida della Festa del Cinema di Roma – con risultati assai più rimarchevoli di quelli che la stampa cartacea gli riconobbe, a partire dalle splendide edizioni di CinemaXXI – preferì continuare il proprio lavoro in Cina e in Svizzera (in entrambe le nazioni è stato ed è docente). La sfida che attende il neo-direttore non è poi di quelle semplici: il Festival di Taormina, storico evento all’interno della geografia festivaliera nazionale, sta vivendo anni di crisi, in cui non è stato in grado di rinnovarsi né di rinverdire i fasti (ad esempio) dell’interregno sotto l’egida di Enrico Ghezzi. L’impressione è che Müller, oltre a consolidare alcune esigenze del festival – ad esempio l’aspetto relativo alle anteprime estive per il suolo nazionale -, abbia intenzione di trasformare Taormina in un luogo di nuova sperimentazione del significato del termine festival. In tal senso gli spazi che avrà a disposizione, a partire ovviamente dallo scenario del Teatro Antico, dovrebbero garantirgli una certa libertà di movimento. Impossibile non chiedersi quali direzioni prenderà Taormina sotto la direzione di Müller: aprirà a un dialogo fertile con l’aria mediterranea (la consulente per le relazioni internazionali è Joumane Chahine)? Proseguirà nella sua indispensabile mappatura del cosmo cinematografico cinese? Quale che sia lo sviluppo di questa nuova esperienza, è da accogliere come una splendida epifania che una personalità dalla cultura cosmopolitana, e dalla visione cinematografica a trecentosessanta gradi, come Marco Müller torni ad arricchire il panorama italiano. Insieme a lui, in questa avventura, il comitato di selezione composto da Sandra Hebron, Enrico Magrelli, Carmelo Marabello, ed Édouard Waintrop.

Info
Il sito ufficiale del Taormina Film Fest.

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