Justine Triet torna in concorso a Cannes con Anatomie d'une chute, racconto che si articola attorno al labirinto della verità e alla difficoltà di definirla. La regia elegante e l'ottima direzione degli attori (a partire dalla protagonista Sandra Hüller) riescono in parte a sopperire a una struttura troppo monocorde e statica. Leggi tutto
Come Teruo Nakamura, arresosi qualche mese più tardi, Hiroo Onoda è uno zan-ryū Nippon hei, uno dei soldati giapponesi lasciati indietro. Insomma, un soldato fantasma, una delle ultime scorie del Giappone imperiale. Opera seconda di Arthur Harari, a Cannes 2021. Leggi tutto
Con Sibyl, in concorso a Cannes 2019, Justine Triet certifica già la crisi del suo cinema, dopo l'eccellente esordio con La bataille de Solférino e dopo il mezzo falso di Tutti gli uomini di Victoria. Leggi tutto
Presentato fuori concorso al Marrakech International Film Festival 2018, C'est ça l'amour segna l'esordio alla regia in solitaria di Claire Burger, che racconta una storia di vita, di innamoramenti e separazioni a tutte le età. Leggi tutto
Secondo lungometraggio di Justine Triet, già autrice di La bataille de Solférino, Tutti gli uomini di Victoria è un film meno riuscito del precedente, in cerca di una - impossibile - classicità prendendo a modello la commedia americana. Film d'apertura della Semaine de la Critique. Leggi tutto