Dopo il 1968 e Teorema con Porcile Pier Paolo Pasolini radicalizza la sua riflessione sulla borghesia attraverso una allegoria nella quale è preferibile accoppiarsi con i maiali che ereditare un ruolo nella “classe dominante”. Maestoso cast che sottolinea i panorami intellettuali dell'epoca. Leggi tutto
Sergio Citti è stato il cantore più sardonico e surreale dei vizi e delle ben poche virtù dell'italica gente, e Mortacci in tal senso appare quasi una summa del suo pensiero: il trapasso non prevede infatti alcuna redenzione, né nessun sollievo dalla pena dell'esistere. Con un cast come al solito corale e schizofrenico. Leggi tutto
Colossale opera sulla fame eterna e atavica di un proletariato che ha perso qualsiasi coordinata (geografica, politica, morale) Il minestrone rappresenta uno degli apici della carriera di Sergio Citti, qui al quinto lungometraggio. Uno dei gioielli dimenticati del cinema italiano. Leggi tutto
Opera prima di Sergio Citti che vide la luce su soggetto, sceneggiatura e supervisione di Pier Paolo Pasolini, Ostia è un ritorno al sottoproletariato romano protagonista di una parte della produzione letteraria e dei primi film realizzati dal poeta di Casarsa. Leggi tutto
Ripresa e allo stesso tempo negazione di Sade, Salò o le 120 giornate di Sodoma è forse l'opera fondamentale dell'intera storia del cinema italiano. Anche per questo vilipesa, censurata, distrutta, combattuta, ieri come oggi. Un atto di lacerazione dello sguardo come nulla prima e dopo. Leggi tutto