Bandhobi

Bandhobi

di

Presentato nel Bel Paese durante la dodicesima edizione dell’ Udine Far East Film, Bandhobi conferma lo spirito umanista e politico di Shin Dong-il e mette in mostra, soprattutto nella prima ora, una messa in scena davvero ispirata e una scrittura senza sbavature – meno convincente la seconda parte, che gioca d’accumulo, accostandosi al melodramma piuttosto che al cinema d’impegno sociale.

Volevo solo essere felice

Min-seo è una liceale che si sente frustrata e arrabbiata per la sua esistenza. I suoi amici vanno tutti al doposcuola, a prendere lezioni private, ma sua madre, che è single, non può permettersi di pagargliele, e in più è impegnata con un nuovo fidanzato; così Min-seo non ha nulla da fare nelle ore pomeridiane dopo la scuola e alla fine si trova un lavoro in nero in una sala massaggi, per pagarsi le lezioni di inglese. Un giorno sull’autobus vede che a un immigrato del Bangladesh cade il portafogli… [sinossi – catalogo Far East]

Shin Dong-il, classe 1968, formatosi alla Korean Academy of Film Arts (KAFA), è un regista interessante, dai chiari intenti politici, attento osservatore della quotidianità, con una particolare attenzione per le minoranze. Dopo aver esordito col cortometraggio The Holy Family (2003), presentato al Festival di Cannes, è stato invitato al Cannes Residence Programme per lavorare sulla sceneggiatura di My Friend & His Wife. Il suo primo lungometraggio, Host & Guest (2005), è stato selezionato dal Festival di Berlino, sezione Forum. Dopo il secondo lungometraggio, My Friend & His Wife (2006, uscito nelle sale solo nel 2008), ha realizzato Bandhobi (2009) con il sostegno del Korean Film Council (KOFIC). Insomma, un cineasta che si è conquistato più di un ammiratore.

Presentato nel Bel Paese durante la dodicesima edizione dell’ Udine Far East Film, Bandhobi conferma lo spirito umanista e politico di Shin Dong-il e mette in mostra, soprattutto nella prima ora, una messa in scena davvero ispirata e una scrittura senza sbavature – meno convincente la seconda parte, che gioca d’accumulo, accostandosi al melodramma piuttosto che al cinema d’impegno sociale. I ritmi dilatati e la particolare attenzione per i rumori ambientali riescono a restituirci la solitudine e la disperazione dei due protagonisti, la studentessa ribelle Min-seo (Baek Jin-hui, giovane attrice da seguire con attenzione) e l’immigrato Karim (Manbub Alam). Incollandosi ai due ragazzi e lasciando poco spazio ai personaggi di contorno (la madre, il professore, il datore di lavoro…), Shin focalizza l’attenzione su un punto di vista che descrive la società coreana dal basso, dalle fasce più deboli. Bandhobi, in fin dei conti, oltre a essere una delicata storia d’amore e di amicizia, è un atto di accusa per molti probabilmente indigesto nei confronti della poco elastica struttura sociale coreana: il percorso dei due giovani, loro malgrado costretti a confrontarsi con l’illegalità, non è poi così diverso, contrassegnato dall’emarginazione, dalle rinunce.
Shin immerge Karim e Min-seo in una Corea del Sud poco affascinante, scossa dalla crisi economica, contraddistinta dall’indifferenza della gente e dalla disonestà di chi può approfittare del prossimo, del debole. Bandhobi ondeggia tra il cinismo e la speranza, tra le ingiustizie che il fin troppo onesto Karim deve subire e la maturazione di Min-seo, che raggiunge una maggiore consapevolezza di sé e del mondo grazie all’incontro con il ragazzo del Bangladesh.

Nel tirare le fila del discorso, la mise en scène di Shin perde l’iniziale efficacia, rinunciando ai tempi dilatati, alla rappresentazione della vuota quotidianità, scivolando verso una conclusione forse troppo didascalica: ma le ottime intenzioni del cineasta coreano restano ben chiare, come lo sguardo poco conciliante e assolutorio. Bandhobi, pellicola che per sua stessa natura non godrà di una particolare diffusione e popolarità, è un buon esempio di realismo cinematografico, fortemente ancorato a un ideale e fortunatamente assai accurato nella confezione tecnico-artistica.

Info
La scheda di Bandhobi su KoBiz.
Bandhobi sul sito del Far East.
Il trailer originale di Bandhobi.
  • Bandhobi-2009-01.jpg
  • Bandhobi-2009-02.jpg
  • Bandhobi-2009-03.jpg
  • Bandhobi-2009-04.jpg
  • Bandhobi-2009-05.jpg
  • Bandhobi-2009-06.jpg
  • Bandhobi-2009-07.jpg

Articoli correlati

Array