All About My Wife

All About My Wife

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Remake dell’argentino Un novio para mi mujer, il sudcoreano All About My Wife è una buona commedia di genere, senza particolari guizzi e con poche e pressoché insignificanti cadute di tono. Al Far East 2013.

Lei, lui e Casanova

Se tua moglie fosse una vera rompiballe cosa saresti disposto a fare per sbarazzartene? Per Doo-hyun la risposta è accettare un lavoro lontano da casa. Quando però arriva nella nuova città la trova già là e sconvolto dalla sorpresa assolda un Casanova affinché la seduca. Ma è davvero quello che vuole? [sinossi]

Si incontrano, si piacciono, si amano, si sposano. Questo è l’antefatto che raccontano teaser e titoli di testa in All About My Wife, con un piglio assai frizzante che prelude alla classica commedia romantica incentrata sulle disavventure della coppia  formata da Junh-In e Doo-hyun, incontratisi durante un terremoto in Giappone e subito pazzi l’uno dell’altra ma ben presto caduti nella trappola mortale del tedio post-matrimoniale. Lei non fa che brontolare e questo porta Doo-hyun a un punto di insofferenza tale da cercare ogni possibile pretesto per indurre la bella e petulante mogliettina a lasciarlo di sua volontà, visto che di divorzio questa non sembra proprio voler sentir parlare. L’opportunità di una separazione senza traumi potrebbe arrivare da una proposta di lavoro che lo costringerebbe a vivere fuori città, ma neanche questo stratagemma si rivela sufficiente. Offrirà tuttavia l’occasione di fare la conoscenza di Jang Seong-ji, affascinante vicino di casa cui nessuna donna sembra riuscire a resistere. È l’incontro con questo Casanova, in cui Doo-hyun ripone tutte le speranze per poter riconquistare l’agognata libertà, a fungere da snodo narrativo da cui far partire tutte le tensioni, i ripensamenti, gli  innamoramenti e i contro-innamoramenti che la storia e il genere richiedono. Anche se a ben guardare tutto ha origine dall’interno, dal cuore della coppia, dalla convivenza stessa e dalle differenze apparentemente inconciliabili tra universo maschile e femminile analizzate con crudele e spassosa ironia.

Remake ufficiale della commedia argentina Un novio para mi mujer di Juan Taratuto, All About My Wife, presentato in anteprima italiana alla quindicesima edizione del Far East Film Festival, ha replicato il successo dell’antesignano sbancando il botteghino coreano con 4,6 milioni di biglietti venduti. E al regista Min Kyu-dong vanno riconosciuti diversi meriti. A partire dalla caratterizzazione dei personaggi tra cui svettano il seduttore impenitente (Jang Seong-gi, gigione ma convincente) e la minuta Junh-In interpretata da Lim Soo-jung, davvero deliziosa con quella sua incontenibile vitalità che si traduce nella preparazione di ricercate pietanze, di polemiche senza fine e di eccessi verbali buffi e in verità assai condivisibili. Il rischio non sempre evitato di incappare nello stereotipo trasformando i personaggi in caricature c’è, così come quello di assumere a tratti atteggiamenti velatamente misogini fastidiosi anche se fortunatamente recuperati nel finale, grazie a una maturazione dei personaggi che li porterà verso una nuova, non troppo scontata chance per il loro rapporto.

Il linguaggio utilizzato calza sempre perfettamente alla storia, fresco e veloce. Pur nei consueti tempi dilatati nei quali il cinema asiatico si trova a proprio agio a prescindere dalla storia e dai generi (due ore piene), il ritmo rimane vivace per tutta la durata del film con gag divertenti e ben costruite.
Irresistibili le scene di seduzione del vicino conquistatore e le trasmissioni radiofoniche grazie alle quali Junh-In ritroverà fiducia in se stessa e apprezzamento per le sue qualità, caratteristiche inizialmente disprezzate dal marito e che si rivelano invece essere il suo punto di forza.
Gratuite e fuori contesto, invece, alcune battute dozzinali con derive scatologiche che abbassano inutilmente il tono dell’atmosfera, complessivamente pulita e sofisticata. Poco convincente anche il completo capovolgimento dei ruoli moglie-marito anche se funzionale a sottolineare la necessità di comunicare, provando magari anche a mettersi nei panni del partner, come possibile ricetta per un’unione perfetta.
Buona commedia di genere, senza particolari sorprese ma in grado di assicurare al suo pubblico divertimento senza pensieri e una apprezzabile critica nei confronti dell’ipocrisia della società contemporanea. Di rito l’immancabile gag “a sorpresa” sui titoli di coda.

Info
La scheda di All About My Wife sul sito del Far East.
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