Bobby Fischer Against the World

Bobby Fischer Against the World

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Lo avevamo già apprezzato alla sesta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, ora è approdato nel mercato home video nostrano con Feltrinelli Real Cinema a partire dal 26 settembre. Stiamo parlando di Bobby Fischer Against the World, il biopic che Liz Garbus ha dedicato all’indimenticabile scacchista americano.

Considerato il più grande scacchista di tutti i tempi, Bobby Fischer incarna come pochi la contiguità di genio e follia. La sua storia sembra quella di un fumetto della Marvel: il campionato del mondo a 29 anni, la depressione, la fuga, la paranoia e l’ossessione di una rivincita contro Boris Spassky che non avrà mai luogo, come quella contro una infanzia deprivata di affetto e un talento mostruoso che non gli dà né gioia né serenità. La solitudine, il genio precoce e la precoce e invasiva attenzione dei media, il peso mostruoso della guerra fredda e infine l’ineluttabile deriva verso l’emarginazione, la nevrosi, il rancore, il delirio e l’isolamento… [sinossi]

Il documentario firmato dalla pluri-premiata regista statunitense, due volte nominata all’Oscar di categoria per The Farm: Angola, Usa e Killing in the Name, racconta, in uno toccante e intenso ritratto, la personalità assai complessa del celebre campione del mondo, ripercorrendo in un flusso mnemonico, orale e audiovisivo, le tappe più significative davanti e anche lontano dallo scacchiere: dalla storica conquista del titolo nell’interminabile partita di Reykjavík contro Boris Spasskij alla paranoia e l’ossessione di una rivincita con il rivale russo che non avrà mai luogo, passando per la depressione latente, la solitudine ricercata, il bisogno di fuggire e l’infanzia negata da un talento che non gli ha dato né gioia né serenità. Un film che scava nel pubblico e nel privato senza scivolare nell’elegia, che mostra il bianco e il nero di una vita che di quei colori ne ha fatto croce e delizia, motivo di soddisfazioni e di sofferenza.

Messa da parte l’analisi dei meriti (tanti) e dei demeriti (pochi) emersi dalla visione del lavoro della Garbus, così sinteticamente riassunti nella recensione firmata da Enrico Azzano, non ci resta che concentrare l’attenzione sull’iniziativa editoriale della Felrtrinelli, che come da tradizione affianca all’opera audiovisiva un supporto cartaceo, utile tanto come elemento di approfondimento dell’opera stessa quanto fonte di arricchimento per le argomentazioni trattate. Il prezioso volume in questione sopperisce alla mancanza totale di extra nel Dvd, del quale va però sottolineata la qualità e la nitidezza del video, così come lo spessore e la pienezza del suono, che restituiscono sullo schermo di casa le emozioni intrinseche del documentario.

Un tempo, una vita è il titolo del booklet a cura di Giacomo Mondadori, titolo perfetto a nostro avviso per riassumere in due parole l’essenza dell’opera audiovisiva che ha il compito di accompagnare e l’esistenza del protagonista che la anima, della quale sia il compendio che il film della Garbus rappresentano una sorta di radiografia fatta di immagini, suoni, pensieri e parole. Novantasei pagine da divorare dopo la visione di Bobby Fischer Against the World, assemblate dal curatore all’insegna della varietà dei contenuti, nelle quali trovano spazio una preziosa e toccante missiva inviata da Boris Spasskij nel 2004 al Presidente degli Stati Uniti in carica George Bush in difesa dall’acerrimo rivale, colpevole di insubordinazione per aver violato le disposizioni del Dipartimento diStato che proibiva ai cittadini americani di recarsi nei Balcani a causa delle sanzioni inflitte alla Jugoslavia, ma anche una raccolta di racconti brevi firmati dalla penna di Vittorio Giacopini, estrapolati da “Re in fuga”, che rievocano tra verità e mistificazione il post vittoria di Fischer al Mondiale islandese, seguita da una cronaca di quello storico evento riportata da Sandro Veronesi in Bobby Fischer (Settembre 1992), a sua volta contenuta nel libro Live del 1996. Da non perdere le note di regia della documentarista, che tra le righe ricorda la tragica scomparsa della montatrice Karen Schmeer, morta durante la post-produzione del film a causa di un incidente. Così come da non perdere le due recensioni della pellicola di Alberto Crespi e Nanni Delbecchi.

Info
Il trailer originale di Bobby Fischer Against the World.
Bobby Fischer Against the World su facebook.
Il sito ufficiale di Bobby Fischer Against the World.

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