Beau ha paura da sempre, dal giorno della sua nascita. Ha paura di sé, del mondo esterno, di sua madre. Giunto al terzo lungometraggio Ari Aster tenta la via del racconto paranoico e del viaggio mentale, quasi cercasse di rintracciare le coordinate di Charlie Kaufman. Leggi tutto
Molto incinta è l'opera seconda da regista di Judd Apatow; una rilettura della rom-com in grado di tenere insieme la comicità triviale di Seth Rogen e compagnia e uno sguardo sarcastico ma comunque partecipe sulla borghesia statunitense, i suoi riti e le sue abitudini. Leggi tutto
Suxbad – Tre menti sopra il pelo è il demente titolo che in Italia si è scelto di dare a Superbad, teen-movie in odor di demenziale che nel 2007 segnò il ritorno alla regia per Greg Mottola a undici anni di distanza dall'esordio L'amante in città. Un lavoro prezioso, che mescola il picaresco allo slapstick. Leggi tutto
Con It - Capitolo 2 Andrés Muschietti (che continua a firmarsi Andy) porta avanti la storia di 27 anni. Peccato che nel trasformare in adulti i suoi protagonisti non sappia anche sviluppare psicologie degne di questo nome ma riduca tutto, ancora una volta, alla schermaglia infantile. Leggi tutto
Diretto e raccontato in voice over da Peter Bogdanovich, The Great Buster: A Celebration - presentato in Venezia Classici - è un omaggio troppo impersonale al grande talento comico/teorico di Buster Keaton. Leggi tutto
Fuori senso e fuori tempo, solo per inseguire una moda superomistica che sta mettendo in ginocchio l'immaginario hollywoodiano, ecco arrivare sul grande schermo anche i Power Rangers, già protagonisti di un serial scult un ventennio fa e oltre. Leggi tutto
Dopo Hollywood e la Corea del Nord, l’obiettivo della coppia Rogen-Goldberg sembra farsi ancora più difficile: realizzare lo stesso mix di edonismo sfrenato e cattiveria demenziale con il linguaggio dei cartoni, attaccandone frontalmente i massimi rappresentanti: la Pixar. Leggi tutto
Tredici anni dopo le avventure di Nemo, Lasseter e soci cercano di trovare il giusto equilibrio tra creatività e corsa al box office. I pixel sfavillanti, l'elogio della diversità e i buoni sentimenti declinati in uno script vivace non cancellano però le perplessità sul futuro della Pixar. Leggi tutto