Izo
Izo è l'opera più estrema della sterminata filmografia di Takashi Miike, e con ogni probabilità rappresenta il suo apice poetico e artistico. Attraverso una vera e propria carneficina il regista giapponese ragiona sulla storia del Giappone, sull'umanità e sul cinema come reiterazione di sé. Leggi tutto
Un affare di famiglia
Il cinema di Hirokazu Kore-eda è uno dei pochi, nel Giappone contemporaneo, a interrogarsi in modo sempre fertile sul significato del legame affettivo, sul suo valore sociale e su quello strettamente intimo. In Un affare di famiglia lo fa raccontando un nucleo umano che ha scelto di crearsi come 'consanguinei'. Leggi tutto
Mori, the Artist’s Habitat
Il cinema di Shūichi Okita assomiglia in qualche modo al concetto d'arte e di vita del pittore Morikazu Kumagai, protagonista di Mori, the Artist's Habitat: un'opera minimale, contemplativa, attenta ai minimi dettagli di una natura semplice e multiforme allo stesso tempo. Un'elegia ironica e dolcissima. Leggi tutto
Pistol Opera
Dopo dieci anni di silenzio Seijun Suzuki torna alla regia per firmare una versione ancora più estrema del suo capolavoro La farfalla sul mirino. Fuori concorso alla Mostra di Venezia. Leggi tutto
Le ricette della Signora Toku
Pellicola di apertura di Un Certain Regard di Cannes 2015, Le ricette della Signora Toku è l’ennesimo tassello di un percorso autoriale raro e ammirevole. Il cinema umanista della Kawase, qui in una versione su piccolissima scala, continua a sondare le nostre vite. Leggi tutto
Father and Son
Ryota, architetto ossessionato dal successo, forma con la giovane sposa e il figlio una famiglia ideale. L'idillio si spezza quando l'ospedale in cui il bambino è nato rende loro noto che due neonati sono stati scambiati alla nascita... Leggi tutto
Hanezu
Hanezu, il film che Naomi Kawase portò in concorso al Festival di Cannes nel 2011. Forse la sua opera più personale e irrisolta. Leggi tutto