Il favoloso mondo di Amélie
Il favoloso mondo di Amélie compie venti anni, un lasso di tempo che permette oramai una giusta collocazione per il film di Jean-Pierre Jeunet che fece sfracelli al botteghino a ridosso del collasso delle democrazie occidentali dopo l'11 settembre. Leggi tutto
J’ai perdu mon corps
È folgorante l’esordio al lungometraggio del quarantacinquenne Jérémy Clapin, animatore parigino che si era già fatto ampiamente notare coi suoi precedenti cortometraggi. Presentato e premiato alla Semaine de la Critique. Leggi tutto
L’esplosivo piano di Bazil
In questa sorta di favola moderna le capacità visionarie che alimentano la poesia di Jeunet, fatta di personaggi surreali e borderline, si trasforma spesso in melassa romantica, diventando un alone zuccheroso talvolta più forte del virtuosismo delle immagini. Leggi tutto