Hot Summer Days

Hot Summer Days

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Presentata alla dodicesima edizione del Far East Film Festival di Udine, Hot Summer Days è una commedia sentimentale che accumula personaggi unidimensionali e cliché stilistici, impantanandosi in alcuni episodi in atmosfere melodrammatiche e forzando più di un collegamento narrativo.

L’amore, Mozart e la salsa di soia

Un padre single tuttofare e una pianista diventata massaggiatrice di piedi, un riparatore di condizionatori e una misteriosa motociclista, un cuoco di sushi e la sua vecchia fiamma, un famoso fotografo e un’aspirante modella, una graziosa operaia e un ostinato ammiratore… Tante storie d’amore immerse nel caldo torrido che attanaglia la costa orientale cinese… [sinossi]

20th Century Fox. Dalle prime giornate dell’Udine Far East Film, dodicesima edizione, immancabile appuntamento per gli appassionati di cinema asiatico, emergono dati interessanti sul futuro del cinema cinese e hongkonghese. Due industrie destinate a ricongiungersi e, inevitabilmente, ad aprirsi verso i mercati internazionali. Probabilmente più in entrata (nel senso di investimenti delle major hollywoodiane, vedi 20th Century Fox) che in uscita (ovvero pellicole destinate al mercato americano). Dati interessanti ma non molto promettenti: di Sophie’s Revenge, maldestra commedia sentimentale sostenuta da capitali cinesi e coreani, abbiamo già detto, segnalando il rischio di un mortale appiattimento verso canoni assai distanti dalle peculiarità delle rispettive cinematografie nazionali. Hot Summer Days, altra commedia sentimentale, è una pellicola di produzione hongkonghese diretta dal duo Tony Chan & Wing Shya e confezionata ad arte per una vastissima ed eterogenea platea [1]. La struttura narrativa a incastro e la leggiadra rappresentazione degli affari di cuore, prossima alla superficialità, rappresentano una ricetta semplice semplice, indubbiamente efficace al box office, ma ben lontana dalle reali potenzialità della cinematografia dell’ex colonia britannica.

Il film di Tony Chan, anche sceneggiatore con Lucretia Ho, e Wing Shya, entrambi di formazione nordamericana, può contare su una confezione tecnica più che dignitosa, a partire dalla fotografia dell’australiano Sion Michel. Convincente anche il cast, certamente non alle prese con performance attoriali proibitive: segnaliamo quantomeno la giovane Angelababy, modella hongkonghese dal promettente futuro cinematografico, già passata al Far East con Trivial Matters (segmento Tak Nga, 2007) di Pang Ho-Cheung. La buona confezione tecnico-artistica non cancella i forti dubbi su un prodotto che dopo un incipit brillante (macchina da presa in continuo movimento, montaggio frenetico, incessanti sonorità latine e una rappresentazione quasi palpabile del caldo torrido) denuncia palesi limiti. Volutamente frammentario, Hot Summer Days non ha lo spessore narrativo per reggere questa scelta stilistica, mettendo in scena storie e personaggi appena abbozzati, emotivamente poco coinvolgenti. E non basta una colonna sonora che, come nelle meccaniche sitcom, cerca di enfatizzare i momenti topici. Hot Summer Days accumula personaggi unidimensionali e cliché stilistici (come la consueta carrellata con movimenti di macchina in avvicinamento o in allontanamento sui vari personaggi), impantanandosi in alcuni episodi in atmosfere melodrammatiche e forzando più di un collegamento narrativo.

Curiosamente, come il già citato Sophie’s Revenge, Hot Summer Days utilizza la computer grafica: i due pesci gialli, spalle comiche mancate, rientrano nella logica commerciale di questa produzione tesa ad accontentare i gusti e le attese del grande pubblico, senza sussulti, sorprese o pericolose sovrastrutture. Restiamo convinti che il cinema popolare possa e debba fare di più. Molto di più.

Note
1. Tony Chan ha studiato alla New York School of Visual Arts e ha esordito alla regia con Combination Platter (1993), lungometraggio di produzione statunitense, premiato al Sundance Film Festival per la migliore sceneggiatura. Wing Shya, noto fotografo d’arte, cinema e moda a Hong Kong, si è laureato all’Emily Carr Institute of Art and Design in Canada. Regista televisivo, pubblicitario e di videoclip, ha debuttato sul grande schermo nel film antologico Heroes in Love (2001).
Info
Il trailer originale di Hot Summer Days.
La scheda di Hot Summer Days sul sito del Far East.
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