Appleseed: Ex Machina
di Shinji Aramaki
Passato fuori concorso all’ultima edizione del Future Film Festival, Appleseed: Ex Machina riprende gli eventi laddove li avevamo lasciati nel primo lungometraggio sempre diretto da Shinji Aramaki e sempre girato con la tecnica del cell shading. Ritroviamo dunque i personaggi di Deunan e Briareos, intenti a salvare da una minaccia terroristica la città ipertecnologica di Olympus.
Anche l’occhio vuole la sua parte
Sotto il profilo narratologico non si può dire che lo sceneggiatore Kyioto Takeuchi non si sia dato da fare, riuscendo a dar vita a un’intersezione di ben tre linee narrative distinte. La prima riguarda la storia d’amore fra i due protagonisti, una donna e un uomo con il corpo di un cyborg, relazione messa in crisi dall’arrivo di Taereus, che ha il corpo umano di Briareos prima che questo avesse l’incidente che lo ha costretto ad avere un corpo meccanico. Il secondo troncone narrativo riguarda l’attacco terroristico, che incarna la minaccia reale cui devono far fronte Deunan e compagni e funge da collante per le storie dei personaggi. Il terzo è quello meno evidente e più politico, riguardante la situazione gestita dal Primo ministro per creare le basi per una società più stabile e pacifica. I tre segmenti narrativi di Appleseed: Ex Machina si intersecano nel finale, quando vengono risolti attraverso azioni decisive di chi le vive in prima persona.
Sempre rimanendo in ambito narratologico è da sottolineare il riuscito approfondimento psicologico dei personaggi, soprattutto di Deunan e Briareos, quest’ultimo in particolare vive un momento di sconforto perché accusato di partecipare all’attacco terroristico. È il suo corpo biomeccanico a essere al centro dell’attenzione, un corpo pesante, che non gli permette di relazionarsi serenamente con la sua compagna. Un corpo che cessa di essere biologico e diventa totalmente meccanico. Da qui la paura di Briareos di avere sentimenti altrettanto meccanici. Peraltro la presenza di Taerus, che ha le fattezze di Briareos quando ancora era uomo, amplifica la difficoltà di quest’ultimo a raffrontarsi con il mondo, difficoltà ben messa in scena nella sequenza in cui Brareos si vede riflesso sulla porta di un ascensore che si apre, mentre la sua immagine è sostituita da quella di Taereus che si trova all’interno dell’ascensore. Purtroppo il finale cede a una prevedibilità che sa di prudenza produttiva e che intacca un po’ tutta la pellicola.
La presenza di John Woo alla produzione garantisce un taglio decisamente più action rispetto al primo episodio. I ralenty, certi movimenti dei personaggi, addirittura l’uso della doppia pistola, posa tipica di molti film del regista di Hong Kong, sono tutti finalizzati a impostare Appleseed: Ex Machina innanzitutto come strumento di stupore e di intrattenimento, sebbene alla lunga questa enfasi action risulti pedante.
Passando all’aspetto più tecnico dell’opera di Aramaki, la prima cosa da dire riguarda appunto l’uso del cell shading e della cgi. Il cell shading sta conoscendo un interessante sviluppo negli ultimi anni, grazie al’uso che ne ha fatto Shuei Morita nei suoi due gioielli Kakurenbo – nascosti nel buio e Freedom. Purtroppo questa tecnica è ancora acerba, a causa di un’eccessiva meccanizzazione nei movimenti dei corpi e, soprattutto, delle espressioni facciali.
Altro problema riguarda i capelli dei personaggi, che risultano assolutamente troppo statici, quindi irrealistici. Se dal punto di vista dei personaggi il cell shading sembra avere ancora molto da dire, non si può dire lo stesso per l’utilizzo della cgi per i fondali e per gli oggetti: l’incredibile perfezione tecnica raggiunta dalla computer grafica permette di sfiorare quel fotorealismo cui molti artisti dell’animazione giapponese contemporanea stanno lavorando.
Nel complesso Appleseed: Ex Machina stupisce più per la fascinazione visiva che per quella narrativa. Da sottolineare il momento in cui gli umani vengono posseduti dal telefonino, cominciando a muoversi come morti viventi, divertente citazione degli zombi romeriani.
Info
La scheda di Appleseed: Ex Machina su AnimeNewsNetwork.
- Genere: action, animazione, fantascienza
- Titolo originale: Appurushido: Ekusu makina
- Paese/Anno: Giappone | 2007
- Regia: Shinji Aramaki
- Sceneggiatura: Kiyoto Takeuchi
- Montaggio: Ryuji Miyajima
- Interpreti: Ai Kobayashi, Atsushi Imaruoka, Gara Takashima, Kōichi Yamadera, Ken Yamaguchi, Kong Kuwata, Miyuki Sawashiro, Naoko Kouda, Rei Igarashi, Rica Fukami, Shinpachi Tsuji, Takaya Hashi, Takaya Kuroda, Yasuyuki Kase, Yūji Kishi
- Colonna sonora: Haruomi Hosono, Keigo Oyamada, Tetsuya Takahashi
- Produzione: Micott, Digital Frontier, Ex Machina Film Partners, Sega of Japan, TakaraTomy, Toei Video Company, TYO Productions
- Durata: 103'
