Mr. Peabody e Sherman

Mr. Peabody e Sherman

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Più che sul messaggio della diversità non compresa, Mr. Peabody & Sherman punta sull’escamotage narrativo della macchina del tempo, accumulando gag su gag nei diversi periodi storici.

Il miglior amico del cane

Mr. Peabody, il cane più intelligente del mondo, e il suo figlio adottivo, un monello di nome Sherman, utilizzano la macchina del tempo, il Tornindietro, per lanciarsi nelle avventure più spericolate mai compiute da uomo o cane! Quando Sherman mette in moto il Tornindietro per far colpo sulla sua compagna di scuola Penny, accidentalmente provoca un buco nell’universo, scatenando il caos fra gli eventi della storia del mondo… [sinossi]

Non è facile essere un cane oggigiorno neanche nel mondo dell’animazione, in cui solitamente ai quadrupedi vengono riservati trattamenti privilegiati. In Mr. Peabody & Sherman il nostro cane, nonostante sia uno scienziato vincitore anche di un nobel, è né più né meno usato come metafora della diversità su cui la comunità punta l’indice discriminante. In particolare le istituzioni mettono i bastoni tra le ruote al sogno di una famiglia per Mr. Peabody, padre adottivo del vivace Sherman. Tuttavia il film di Rob Minkoff punta, più che sul messaggio della diversità non compresa, su un escamotage narrativo ben prefissato: quello della macchina del tempo che porta i personaggi da un periodo all’altro accumulando gag su gag riferite ai diversi periodi storici. In realtà tutto ciò deriva da un cartone tv omonimo degli anni ’60 che aveva uno scopo educativo oltreché ludico, lo stesso obiettivo che sembra avere il film di Minkoff.

Il risultato che ne consegue appare un po’ indefinito, continuamente altalenante tra l’intrattenimento puro e lo scopo didattico. Mr. Peabody & Sherman non ha la simpatia e la verve di altri consimili e coevi prodotti d’animazione, ma allo stesso tempo non dispiaceranno ai meno piccini tanto la sua leggerezza narrativa quanto il suo ludico citazionismo. In particolare appare riuscita la citazione di Ritorno al futuro, in cui cane e bambino battibeccano allo stesso modo dei mitici Doc e Marty Mcfly, e in cui si fa riferimento al pericolo di un paradosso che stravolgerebbe il continuum spazio-temporale, paradosso che poi viene risolto in quella che forse è la trovata più divertente del film. Non rimane molto altro dopo la visione di  Mr. Peabody & Sherman, a parte la sensazione di aver fruito di prodotto “carino” che non vuole strafare e poco aggiunge a livello innovativo per quel che riguarda le tecniche di animazione (anche il 3D appare poco suggestivo). Si tratta in ogni caso di una produzione non banale per il regista de Il re leone, realizzata con sentimento e non priva di un sapido retrogusto nostalgico, riposto più nei contenuti che nella forma. Ma Rob Minkoff, che negli ultimi anni si era dedicato agli attori in carne ed ossa, ha fatto e può fare sicuramente di meglio.

INFO
Il sito ufficiale di Mr. Peabody & Sherman.
Mr. Peabody & Sherman su facebook.
Il trailer di Mr. Peabody & Sherman.
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