Sound of Metal
di Darius Marder
Percorso di formazione anomalo, che mette in scena la scoperta di un handicap (la sordità) che diventa occasione di riscatto, momento con cui fare i conti con la propria vita e che obbliga la coppia di protagonisti a confrontarsi con il proprio passato per scegliere quale futuro desiderano per sé. Sound of Metal è in corsa per la statuetta più ambita.
Il suono della vita
Ruben è un batterista che suona in una band assieme alla sua compagna Lou. Vivono in perenne movimento, nel loro camper, in un tour infinito, estenuante ma che li appaga, nonostante si tratti di una situazione di vita estrema e precaria. Un giorno, Ruben diventa sordo. Inizierà così un percorso complicato e drammatico di presa di coscienza di sé e del futuro che gli aspetta… [sinossi]
Candidato all’Oscar come miglior film, Sound of Metal è un’opera che si muove sull’equilibrio fra le parti che lo rendono, appunto, un film. Parlando di un protagonista improvvisamente sordo, per di più musicista, il suono diventa l’elemento essenziale grazie al quale lo spettatore si addentra in questa storia di scoperta e di dramma esistenziale. L’occhio del regista Darius Marder, coadiuvato dalla scrittura di Derek Cianfrance (Blue Valentine, Come un tuono, La luce sugli oceani) e Abraham Marder, amplifica questa sensazione che ci vede entrare e uscire in un mondo fatto di suoni e uno di silenzio. Ma in questo viaggio di scoperta, in cui noi siamo semplici spettatori, partecipi solo emozionalmente, è anche l’immagine a lavorare in una forma funzionale a questo continuo flusso tra diegetico ed extradiegetico. Un flusso che diventa magmatico, sinuoso, un gioco metacinematografico che lavora sui dettagli che compongono l’immagine, il montaggio, il suono, la musica.
Tutto concorre a creare un’esperienza che è duplice: da una parte è quella di Ruben, ex tossico, la cui unica droga è Lou stessa, la donna che lo tiene letteralmente in vita, l’uomo che scopre che il silenzio è spaventoso, terrificante ma, a un certo punto, anche l’unica oasi di pace in un mondo irrimediabilmente caotico; dall’altra c’è il percorso che noi spettatori intraprendiamo verso un coinvolgimento di pura empatia, in un vortice di emozioni (quasi) mai furbe ma, semmai, vere, reali, poiché l’esperienza di visione di Sound of Metal ci immerge, giocoforza, nell’esperienza di stordimento del protagonista.
Quello di Ruben è un percorso di scoperta. Ma la storia di Ruben non si esaurisce in ciò che gli accade nel film, piuttosto vibra nel fuori campo, nel non detto, nel suggerito. È un vero e proprio percorso di formazione, violento e drastico, ma che porta Ruben e anche Lou a una nuova consapevolezza di sé. E se Lou abbraccia un po’ quella finzione diplomatica che le permette di riavvicinarsi a un padre con cui aveva un rapporto conflittuale, specie dopo la morte della madre, Ruben affronta un cammino che si manifesta inizialmente come deturpazione fisica, menomazione che ha un’origine fisica ma che ha un’eco astratta, con conseguenze intangibili ma salde. La sordità di Ruben lo costringe a prendere una decisione: lasciarsi andare o abbandonare il mondo che conosceva per intraprendere una nuova, sconosciuta ma non meno entusiasmante fase esistenziale, in cui Ruben stesso subisce una trasformazione fisica, in cui deve scontrarsi con la dura realtà, pur lottando (la scelta dell’operazione chirurgica per l’impianto).
A contribuire, e non poco, alla riuscita complessiva della pellicola, ci sono le performance di Riz Ahmed e Olivia Cooke, ma anche la sceneggiatura dei due fratelli Marder (da un soggetto scritto a quattro mani dal regista e da Cianfrance), che suggerisce invece che mostrare. Pur contenendo una sequenza d’addio meravigliosa, proprio perché lavora per sottrazione, Sound of Metal rimane un’opera intrinsecamente romantica, sebbene non sia solo questo. E se Sound of Metal fosse anche un’ode al mutamento? Ciò che avviene nel film di Marder è un azzeramento, c’è una detonazione che devasta tutto e tutti, ciò che rimane è un paesaggio dopo la battaglia desolante.
Ma è anche l’unico contesto da cui ripartire.
Info
Il trailer originale di Sound of Metal.
Il sito ufficiale di Sound of Metal.
- Genere: drammatico, musicale
- Titolo originale: Sound of Metal
- Paese/Anno: USA | 2019
- Regia: Darius Marder
- Sceneggiatura: Abraham Marder, Darius Marder
- Fotografia: Daniël Bouquet
- Montaggio: Mikkel E.G. Nielsen
- Interpreti: Alan Resnic, Alex Kilgore, Bill Thorpe, Chelsea Lee, Chris Perfetti, Dani Miller, David Arthur Sousa, Hillary Baack, Jamie Ghazarian, Jeremy Lee Sanchez, Lauren Ridloff, Marisa Defranco, Mathieu Amalric, Michael Tow, Olivia Cooke, Paul Raci, Rena Maliszweski, Riz Ahmed, Sean Powell, Shaheem Sanchez, Tom Kemp, William Xifaras
- Colonna sonora: Abraham Marder, Nicolas Becker
- Produzione: Caviar, Flat 7 Productions, Ward Four
- Durata: 120'