Rob N Roll

Rob N Roll

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Consueta mescolanza di commedia e action, Rob N Roll di Albert Mak adotta il tratto sintetico ed essenziale del fumetto e l’imprevedibile intreccio di un folto numero di personaggi secondo un’archetipica struttura di guerra intorno all’oro. Risate e violenza si danno la mano, mentre Aaron Kwok dà vita a un protagonista decisamente eccentrico. In concorso al Far East Film Festival 2024 di Udine.

La commedia degli errori

Due uffici di cambiavalute vengono assaltati nello stesso istante da due diverse bande di rapinatori. Una delle due bande è capitanata dal criminale psicotico Mui Lam-tin, sorta di criminale gentiluomo dai modi affettati e altrettanto imprevedibilmente violento nelle sue esplosioni di rabbia. Per una serie incredibile di coincidenze il bottino sparisce e intorno all’oro si scatena una caccia senza esclusione di colpi che finisce inopinatamente per coinvolgere anche l’ignaro tassista Robby e il suo amico Mo Yung-fai, gestore di un ospizio per anziani in difficoltà economiche. Una coppia di investigatori, intanto, cerca di sbrogliare la matassa. [sinossi]

Come di consueto avviene con molto cinema proveniente da Hong Kong, anche Rob N Roll di Albert Mak prende le mosse da una gustosa commistione di generi. Collocandosi in un solco ben dissodato per la produzione della sua terra d’origine, Mak mescola infatti commedia e azione, sulle orme di un ampio numero di personaggi intrecciati intorno a due rapine avvenute in contemporanea. C’è molto di archetipo cinematografico nel racconto imbastito da Mak, ricondotto a pochi elementi basici di antica memoria: la guerra che si scatena intorno all’oro, l’inadeguatezza di alcuni dei protagonisti al gravoso ruolo di provetti criminali, l’ambizione di due tapini investigatori, e soprattutto l’iper-caratterizzazione del primus inter pares, il rapinatore Mui Lam-tin un po’ più protagonista degli altri, interpretato da un Aaron Kwok particolarmente in forma. Nell’ambito dell’action virato in commedia sanguinosa Mak opta infatti, almeno per il suo personaggio principale, per un’accentuata bidimensionalità di tratto condotta alle sue estreme conseguenze, accentuando cioè fino allo spasimo un pugno di caratteristiche fisiche e comportamentali e conducendo il disegno psicologico dalle parti del fumetto. Mui Lam-tin viene da un altro Paese (probabilmente il Vietnam), ha i denti centrali sporgenti, balbetta quando adotta altre lingue, parla e si muove con scatti felini e possiede anche i riflessi di un felino, pronto a lasciar deflagrare la violenza più survoltata per suggellare poi l’ennesimo episodio di brutale sopraffazione ai danni degli altri con un accorato e sibilante Sorry. L’iper-caratterizzazione fumettara si espande a ricomprendere un po’ tutti i personaggi, ma al contempo Rob N Roll dedica buona parte del racconto anche a una discreta contestualizzazione psicologica almeno dei tre protagonisti principali, là dove all’imprevedibile Mui Lam-tin di Aaron Kwok si affianca una coppia di improvvisati complici classicamente invischiati nella sarabanda per puro caso. Se infatti Mui Lam-tin ha alle spalle un doloroso passato familiare, Robby e Mo Yung-fai si arrabattano fra mogli, madri, dispiaceri privati e ospizi per anziani di difficile gestione.

Mantenendosi fedele a una globale struttura di divertissement comico e violento, fumettistico e adrenalinico, Rob N Roll in realtà cambia pelle più volte. Non tanto commedia degli equivoci, ma piuttosto commedia degli errori: per una buona metà Mak inanella infatti scambi di borse, scambi di persone, scambi di armadietti, scambi di debitori, scambi di armi, scambi di ogni genere. I personaggi hanno grossissime difficoltà a comprendersi, e la loro mancata comunicazione genera infinite e inaspettate conseguenze a cascata. La violenza finisce spesso per scatenarsi contro la persona sbagliata, o contro la persona giusta per i motivi sbagliati. Nutrito di molto cinema autoctono (action puro e action comedy abitano saldamente la produzione hongkonghese ormai da decenni), Rob N Roll sembra anche omaggiare modelli occidentali come il cinema dei fratelli Coen (in particolare Burn After Reading, 2008), e in luogo dell’ormai proverbiale Tarantino l’associazione immediata viene forse più spontanea con la prima produzione di Guy Ritchie, in cui spesso la coralità dell’impianto narrativo si avvita intorno a interessi criminali in una sostanziale e generalizzata stupideria dei protagonisti, ivi compresa l’eccentricità linguistica – come dimenticare il Brad Pitt di Snatch (2000). La corda pazza del racconto che sbanda di qua e di là (in senso proprio e figurato) sull’onda di un’inarrestabile sequela di errori procede incalzante accumulando risate e atroci esplosioni di violenza per un buon tratto del tracciato narrativo. Fra una testa presa a martellate e l’altra, il film prende poi una piega diversa quando si concentra sull’improvvisata triade di complici costituita da Mui Lam-tin, Robby il tassista e il suo amico Mo Yung-fai.

In qualche modo avviene una svolta noir con tratti western; la solidarietà fra i tre si colloca a metà fra la vera complicità e l’interesse individuale, un po’ come succedeva nell’archetipico Il buono, il brutto, il cattivo (Sergio Leone, 1966). Ancor più gustoso si rivela in tal senso il profilo di Mui Lam-tin, che mostra di avere un proprio serissimo codice etico dove la lealtà fra uomini ha un posto di riguardo. Rob N Roll procede così, svelto e scoppiettante, lungo 100 minuti di puro intrattenimento, prosciugato all’essenziale nei suoi elementi costitutivi e nutrito di evidente cinefilia rivolta al cinema di tutte le latitudini. I personaggi corrono, le auto sfrecciano, gli spari esplodono, le battute si moltiplicano, le gag visive impazzano, il montaggio è rapidissimo, le risate arrivano, la violenza è talmente improvvisa ed esagerata da provocare a sua volta più di una risata. Niente che non si sia già visto, a Hong Kong e altrove. Ma cinefilia e intenti di intrattenimento non richiedono necessariamente originalità a ogni costo. E in più Albert Mak dispone di un protagonista sufficientemente eccentrico da meritarsi ampie simpatie. Sorry.

Info
La scheda di Rob N Roll sul sito del Far East.

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