Il silenzio del mare è un film volutamente anticinematografico, ridotto all'osso, minimalista senza alcun cedimento, intriso di tutto il peso letterario e morale dell'omonimo romanzo di Vercors. Leggi tutto
Unica vera trasferta in terra americana di Jean-Pierre Melville, Le jene del quarto potere decostruisce il classico noir giornalistico a stelle e strisce adottando un andamento allentato, libero e divagante. Regna un divertito cinismo che sa molto di Nouvelle Vague. Leggi tutto
Con A Different Man Aaron Schimberg cerca di allinearsi all'estetica della New Hollywood nel raccontare la storia di un uomo alla ricerca della propria identità, e del proprio corpo. Ma non è sufficiente il gioco citazionista per dare sostanza a una riflessione sul "bello". Leggi tutto
Realizzato su commissione e in coproduzione italiana, Labbra proibite di Jean-Pierre Melville adotta alcune linee di massima del noir e del mélo ma collocandosi robustamente al di sopra dei generi. Leggi tutto
Con The Breaking Ice il singaporiano Anthony Chen firma un interessante lavoro sulle osmosi che nutrono e sulle rigidità che intrappolano gli esseri umani, in un'opera dolente ma lieve dotata di un notevole gusto per le atmosfere. Leggi tutto
I cambiamenti epocali nei paesi dell'Est Europa successivi alla caduta del muro raccontati attraverso una vicenda emblematica nell'Ungheria post-sovietica: la storia è stata scovata e messa in scena da László Csáki in Pelikan Blue, ricostruita con animazione. Leggi tutto
Ispirato molto liberamente a un romanzo “americano” di Georges Simenon, Il caso Belle Steiner di Benoît Jacquot riflette sull’impenetrabilità dell’essere umano e sull’eterno enigma dell’applicazione della giustizia. Leggi tutto
Invitato da Jean Cocteau a dirigere la trasposizione del suo omonimo romanzo, nel 1950 Jean-Pierre Melville realizza I ragazzi terribili, suo secondo lungometraggio. Il film prelude all'automatismo esistenziale che caratterizzerà molte figure della produzione melvilliana. Leggi tutto