Un regista forse sopravvalutato, attori di richiamo, patina intellettuale e autoriale: un titolo che probabilmente non meritava di essere selezionato nel concorso principale del Festival di Cannes. Leggi tutto
È un film diseguale La chiave di Sara: sincero nella propria invettiva contro le discriminazioni ma, in fin dei conti, senza troppo da dire sull'argomento. Brava comunque Kristin Scott-Thomas, oramai adottata dalla Francia e completamente a proprio agio nel doppio ruolo linguistico. Leggi tutto
Inizia come un film dei Dardenne, poi sembra potersi trasformare in melodramma domestico, quindi in horror quotidiano e infine in libera favola fantastica: è Ricky di François Ozon che, come al solito, riesce a spiazzare lo spettatore. Leggi tutto