The Northman
The Northman, terzo lungometraggio di Robert Eggers dopo The Witch e The Lighthouse, conferma le ambizioni autoriali del regista, che qui si lancia nella rilettura della vicenda di Amleto prendendo però spunto dal testo medievale di Saxo Grammaticus. Una sinfonia di sangue e carne. Leggi tutto
Val
Presentato a Cannes nella sezione Premiere, il documentario di Ting Poo e Leo Scott non è solo una commovente immersione nella straordinaria vita di Val Kilmer ma è anche un sorprendente viaggio attraverso il dietro le quinte hollywoodiano dagli anni Ottanta a oggi. Leggi tutto
Ore 10: calma piatta
Film della suspense in spazio chiuso/apertissimo, l'australiano Ore 10: calma piatta di Phillip Noyce sembra aderire in superficie alle modalità del thriller americano anni Ottanta, ma si colloca in un territorio decisamente più enigmatico, sugli ambigui confini della dimensione onirica. Leggi tutto
Eyes Wide Shut
A venti anni dalla sua realizzazione tornare a guardare, a occhi chiusi/aperti, Eyes Wide Shut significa anche cercare di rintracciare l'essenza dell'esperienza cinematografica di Stanley Kubrick, il lascito ereditario di un cinema oltre lo spazio e il tempo, immortale in ogni suo dettaglio. Alla Mostra di Venezia. Leggi tutto
Aquaman
Ipertrofico e fracassone, Aquaman di James Wan non fa altro che confermare, minuto dopo minuto della sua fluviale durata, di essere una sorta di grande magazzino dell'usato, intento costantemente a rispolverare e riciclare il cinema del passato, armato di un gusto vintage kitsch e di poche idee. Leggi tutto
Boy Erased – Vite cancellate
Il secondo lungometraggio da regista di Joel Edgerton, Boy Erased, è uno spaccato drammatico - e convenzionale - del microcosmo religioso che considera l'omosessualità un "male curabile". Buone le intenzioni, scolastico il risultato. Alla Festa del Cinema di Roma. Leggi tutto
L’inganno
Sofia Coppola rimette mano al romanzo di Thomas P. Cullinan, già portato da Don Siegel sul grande schermo. Un adattamento/remake virato al femminile, immerso in una dimensione sospesa, sognante, splendidamente messa in scena ma neutralizzata da una narrazione quasi svogliata, bidimensionale. Leggi tutto
How to Talk to Girls at Parties
How to Talk to Girls at Parties segna il ritorno alla regia di John Cameron Mitchell a sette anni di distanza dal doloroso Rabbit Hole. Stavolta invece si lancia in una follia camp, tra punk e sci-fi in odore di demenza, traendo ispirazione da un lavoro letterario di Neil Gaiman. Fuori Concorso al Festival di Cannes. Leggi tutto