Con L'arte della gioia Valeria Golino - con il contributo di Nicolangelo Gelormini, che dirige un episodio - firma l'adattamento della prima delle quattro parti che compongono il volume omonimo di Goliarda Sapienza, dato alle stampe con venti anni di ritardo rispetto alla sua stesura. Leggi tutto
Presentato alle Giornate degli Autori della Mostra di Venezia 2021, Una relazione di Stefano Sardo è un buon esordio, fragile ma promettente. Percorso da dichiarati accenti autobiografici, non aggiunge molto al cinema medio italiano dedicato ai sentimenti, ma è onesto, sincero, dominato da semitoni. Leggi tutto
Dopo l’esperimento super-eroistico del 2014, Salvatores tenta con Il ragazzo invisibile - Seconda generazione di espandere la storia del giovane Michele creandovi intorno una “mitologia”: ma il risultato è goffo, prevedibile e mancante di ironia. Leggi tutto
Interessante esperimento crossmediale, che vedrà la parallela pubblicazione di una graphic novel, Monolith è un ulteriore tassello nella ricostruzione di un cinema di genere italiano che ricerchi strade nuove, senza guardare pedissequamente al passato. Leggi tutto
Gabriele Salvatores sperimenta anche in Italia il cinema di supereroi: il risultato è a tratti interessante ma goffo, rovinato da uno script inadatto a un progetto di questo tipo. Leggi tutto
Pur descrivendo disoccupati che si umiliano e si deprimono, Workers sembra aver paura di mostrare gli aspetti veramente negativi e angoscianti, e usa continuamente dei palliativi, come le figure dei due sdrammatizzanti operatori interinali. Leggi tutto
Giuseppe Gagliardi con Tatanka porta al cinema una storia di boxe ambientata tra i palazzi scrostati di Marcianise (nel casertano), tratta da un racconto di Roberto Saviano incentrato sulla figura di Clemente Russo, boxeur professionista qui prestato al cinema nella parte di se stesso. Leggi tutto