Gli Stati Uniti hanno da pochi anni iniziato a leccarsi le ferite del Vietnam e del Watergate quand'ecco che appare sullo schermo Animal House, che vede in cabina di regia il ventisettenne John Landis a guidare una ciurma di pirati assai numerosa su cui spicca il bucaniere per eccellenza, John Belushi. Leggi tutto
Non fu gentile ventiquattro anni fa la stampa italiana con L'uomo della pioggia, considerata quasi all'unanimità un'opera minore all'interno della vasta filmografia di Francis Ford Coppola. Si perse dunque l'occasione per comprendere la profondità del discorso coppoliano. Leggi tutto
The Blues Brothers è l'apocalisse del cinema musicale, il sogno - avverato - di poter fondere la follia rutilante e incessante di Helzapoppin' con la cultura afrodiscendente, il ritmo del rhythm and blues con gli sketch del Saturday Night Live. Leggi tutto
Diventato nel corso dei decenni un vero e proprio classico natalizio, Una poltrona per due mostra il volto più sardonico e dissacrante di John Landis. La messa in scena del capitalismo più bieco e crudele, e al tempo stesso il racconto della sua essenza effimera, e priva di reale consistenza. Leggi tutto
Dopo Animal House e The Blues Brothers, all'apice del successo hollywoodiano, John Landis se ne va dall'altra parte dell'oceano per rispolverare oscuri miti perduti, come quello dei licantropi. A Venezia Classici. Leggi tutto