Giornate del Cinema Muto 2023 – Presentazione
In partenza le Giornate del Cinema Muto 2023 con un programma, curato da Jay Weissberg, ricco di slapstick, western e film d’avventura. Quest’anno sono previsti focus sugli attori Harry Piel e Harry Carey, una retrospettiva sullo slapstick e il proseguo di quella sulla Ruritania. Si apre con La divine croisière di Julien Duvivier e si chiude in bellezza con Chaplin e Keaton, con The Pilgrim e Sherlock Jr..
In partenza a Pordenone le Giornate del Cinema Muto 2023, che si svolgeranno al Teatro Verdi dal 7 al 14 ottobre 2023. La manifestazione giunge alla sua 42ª edizione, il che la rende una storica manifestazione in Italia nonché la più antica del Friuli-Venezia Giulia, regione che pure vanta festival di primo piano. Un’edizione, messa in piedi dal direttore artistico Jay Weissberg, che si preannuncia all’insegna del cinema d’evasione, con una gran quantità di commedie, film d’avventura e western. Il festival si aprirà con La divine croisière (1929), uno degli ultimi muti di Julien Duvivier, un dramma marino di ambientazione bretone. A chiudere invece una serata tra Charles Chaplin e Buster Keaton, con The Pilgrim (1923), nel nuovo restauro commissionato dal Chaplin Office, e Sherlock Jr. (La palla nº 13, 1924), nel nuovo restauro Lobster. Il tradizionale evento di metà festival sarà invece affidato a Hindle Wakes (1927) di Maurice Elvey, film che ci porta sulle montagne russe con le sue scene mozzafiato.
Due focus dedicati a due figure di attori. Il primo riguarda Harry Piel, anche regista e sceneggiatore, il Douglas Fairbanks tedesco altrimenti detto “regista dinamite” per le esplosioni di cui sono disseminate le sue opere. L’altro è Harry Carey, amato da John Ford, grande eroe del western che avrebbe poi partecipato a Mr. Smith va a Washington. Prosegue la retrospettiva sulla Ruritania e gli immaginari regni balcanici, con film di fiction e cinegiornali sulle famiglie reali. Altra importante rassegna è quella sullo slapstick, tra Europa e America, con opere di Harold Lloyd e Mabel Normand, dell’inglese Walter Forde, dei francesi d’origine italiana Les Fratellini, del duo danese Pat e Patachon e di Syd Chaplin, fratello di Charlie.
Nella sezione del Canone rivisitato e in quella delle rarità, Merry-Go-Round (Donne viennesi, 1923), con un nuovo restauro Lobster, e Circe the Enchantress (1924) di Robert Z. Leonard. Tra le novità di quest’anno una sezione sui film di famiglia, in occasione del centenario della Pathé Baby, il primo sistema di proiezione amatoriale. Quindi i film sportivi Der Berg des Schicksals di Arnold Fanck (1924), con il campione olimpico di sci Hannes Schneider e l’alpinista Luis Trenker, nonché la tournée in Argentina e Uruguay della squadra di calcio del Genoa nel 1923. Infine, omaggi al letterato e viaggiatore Pierre Loti, e all’artista e designer tessile Sonia Delaunay.