Finalement – Storia di una tromba che si innamora di un pianoforte

Finalement – Storia di una tromba che si innamora di un pianoforte

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Con Finalement Claude Lelouch firma una “fiaba musicale” romantica e sgangherata che omaggia il potere immaginifico del cinema e del suo cinema: sentimentale, imprevedibile, libero. Fuori concorso a Venezia 81.

La valigia dell’attore

In un mondo sempre più folle, Lino decide di lasciarsi tutto alle spalle, ma alla fine comprenderà che tutto quello che ci capita è per il nostro bene! [sinossi]

Maestro indiscusso del cinema sentimentale francese, l’ottuagenario Claude Lelouch (87 gli anni, a breve) con Finalement firma una “fiaba musicale” – come annunciano i titoli di testa – folle, romantica e sgangherata. Presentato Fuori concorso a Venezia 81, dove Lelouch è stato omaggiato con il Premio Cartier “Glory to the Filmaker”, Finalement con le sue innumerevoli invenzioni narrative, è infatti un film quasi rocambolesco e a tratti un po’ demenziale, al tempo stesso senile e infantile, libero dunque, proprio come vorrebbe essere il suo protagonista. Mattatore assoluto della scena è qui un ottimo Kad Merad (Giù al nord, Supercondriaco) nei panni di Lino Massaro, un uomo di mezza età affetto da una degenerazione fronto-temporale che lo rende obbligatoriamente sincero e dunque decisamente pazzerello, almeno agli occhi degli altri. Lasciatosi alle spalle la sua famiglia borghese, e dopo aver gettato il cellulare nelle acque di un fiume, Lino vaga per la Francia facendo l’autostop e raccontandosi a degli sconosciuti (tra cui un pastore, un’antiquaria, una contadina) ora come prete spretato erotomane, ora come regista di film porno, ora come trombettista itinerante, infine come avvocato. Ed è proprio quando il personaggio inizia a vestire soltanto questo ruolo, con l’emergere di un dramma processuale e poi familiare, che il film diventa, inevitabilmente, meno folle e un po’ più borghese.  Ciò non toglie che Finalement, proprio per la sua fiera sgangheratezza, così godibile e a tratti delirante, è sostanzialmente un film sulla ribellione, fiabesca e musicale, ai dettami della famiglia e di un certo cinema francese di cui essa è protagonista assoluta, un cinema ben fatto, ma spesso sin troppo confezionato.

Ecco, di questa “confezione” non se ne percepisce traccia in Finalement, almeno non nella prima parte del film, che è una sorta di road movie – si va da Mont-Saint-Michel ad Avignone – infarcito di incontri e dove regna sovrano uno storytelling bizzarro, attraverso il quale il personaggio di Lino reinventa, continuamente, se stesso. Va da sé che Finalement è anche e soprattutto un film sull’attore e sul suo bagaglio personale di trucchi, travestimenti e re-incarnazioni. E nell’omaggiare questa materia prima del suo cinema, Lelouch coglie l’occasione anche per celebrare uno dei suoi interpreti feticcio, quel Lino Ventura di cui il protagonista qui porta il nome e che troviamo poi a impersonificare suo padre in immagini di repertorio tratte dai film L’avventura è avventura (1972) e Una donna e una canaglia (1973), in quest’ultimo poi c’era anche Françoise Fabian, che qui è la madre di Lino. Come suggerito infine dalla parte conclusiva del film, in cui Lino approda al Festival Teatrale di Avignone, Finalement con la sua struttura rapsodica è di fatto esso stesso un film-festival, sempre pronto a prendere forma e poi mutarla, a cambiare generi (road movie, commedia sentimentale, dramma processuale, musical) e registri, per riconfermare la vitalità del cinema di un anziano maestro che non ha più nulla da dimostrare a nessuno. Come conferma tra l’altro il versante “fiaba musicale” del film, anche qui Lelouch non ha intenzione alcuna di prendersi troppo sul serio, come ben dimostra la hit “Storia di una tromba che si innamora di un pianoforte”, giustamente ora citata dal sottotitolo italiano del film.
Con Finalement Claude Lelouch ci consegna dunque un corroborante elogio della follia, amorosa e non solo, ma soprattutto una celebrazione dell’arte, del suo potere rigenerante e pacificatore, con se stessi e con le difficoltà della vita.

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Finalement – Storia di una tromba che si innamora di un pianoforte, il trailer.

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