Uscite in sala 17 ottobre 2024

Uscite in sala 17 ottobre 2024

Mentre dalle parti di Flaminio a Roma si inaugura la Festa del Cinema in sala arriva l’imperdibile sfida al cinema contemporaneo di Coppola, e con lui il resoconto dell’infanzia di Trump, la nascita del Saturday Night Live, il sequel dell’horror “sorridente”… Tris d’assi tra i recuperi del passato a inizio settimana con Kubrick, De Palma, e Rohmer.

MEGALOPOLIS
di Francis Ford Coppola

Come sempre Francis Ford Coppola si spinge in territori che nessuno avrebbe mai pensato di percorrere, va al di là dell’arcobaleno, attraversa sogni lunghi giorni, mesi, anni, forse secoli. Flop annunciato, Megalopolis è un film straordinario che ridisegna i confini del cinema una volta di più, e lo fa con un coraggio leonino, sfidando lo strapotere di major sempre più grigie e prive di scrupoli. Sarà a petto aperto contro il fuoco di fila degli strombazzatori di social, ma è un film che resterà, contrariamente alle facezie della quotidianità.

Cesar Catilina è un architetto che ha inventato il Megalon, un materiale da costruzione assolutamente straordinario che gli permette di avere una visione futura delle città, a partire da New York, assolutamente rivoluzionaria. A contrastare questa progettualità apparentemente utopica si erge il sindaco della città Franklyn Cicero il quale è un paladino della conservazione. Sua figlia Julia però finisce con l’innamorarsi proprio di Cesar in un’America che rimanda dichiaratamente e sotto tutti gli aspetti alla Roma vicina alla decadenza. [sinossi]

THE APPRENTICE – ALLE ORIGINI DI TRUMP
di Ali Abbasi

Il regista di origine iraniana naturalizzato danese Ali Abbasi attraversa l’oceano per raccontare le “origini” di Donald Trump, quando il futuro tycoon (e presidente) non ha nemmeno trent’anni. Un film ambizioso, ma anche confuso, e che soprattutto sembra essere in grado di sfiorare solamente il cuore del discorso, rimanendo invece bloccato in superficie. Attrarrà in ogni caso, anche per la concomitanza con le elezioni statunitensi.

Donald Trump non ha ancora trent’anni ma è già divorato dal desiderio bruciante di diventare il re dell’immobiliare nella Grande Mela. Viene preso d’occhio da Roy Cohn che vede nel giovane Trump un suo alter ego ancora da sviluppare. [sinossi]

SATURDAY NIGHT
di Jason Reitman

Jason Reitman è uno dei pochi cineasti statunitensi a guardare ancora con insistenza dalle parti della New Hollywood, e lo testimonia questo lavoro corale su un momento topico della storia della televisione statunitense, vale a dire la prima messa in onda del Saturday Night Live, che l’anno prossimo festeggerà il cinquantennale. In sala solo per tre giorni dopo il passaggio alla Festa di Roma.

Alle 23:30 dell’11 ottobre 1975, una scatenata compagnia di giovani comici e scrittori cambiò per sempre la televisione e la cultura americana. [sinossi]

SMILE 2
di Parker Finn

Torna il sorriso che prelude solo a cose molto negative, e lo fa sempre per mano di Parker Finn, che già aveva diretto due anni fa il primo capitolo della vicenda; la mano è solida, anche se in realtà il materiale da maneggiare rischia di divenire in maniera inevitabile prevedibile.

Sul punto di iniziare un nuovo tour mondiale, la star internazionale del pop Skye Riley inizia a vivere esperienze sempre più terrificanti e incomprensibili. Schiacciata dalle crescenti angosce e dalle pressioni della notorietà, Skye è costretta a confrontarsi con il suo passato oscuro per riprendere in mano la sua vita prima che vada in pezzi. [sinossi]

L’AMORE E ALTRE SEGHE MENTALI
di Giampaolo Morelli

Giampaolo Morelli, qui impegnato anche dietro la macchina da presa, ce la mette davvero tutta per spostare il film su territori agrodolci, in modo da mescolare commedia e nostalgia, o per meglio dire senso della perdizione. Purtroppo però non sa in alcun modo schivare le stantie, stanche, muffose, e francamente indigeribili abitudini di una produzione nazionale priva di qualità, di profondità, e soprattutto di senso. Ne viene fuori un lavoro anodino, dimenticato già durante la proiezione, che non dovrebbe soddisfare neanche i cultori del “ma io quando vado al cinema non voglio pensare”.

Dopo una delusione d’amore, Guido, 45 anni, ha ormai ridotto da tempo la sua vita sessuale alla compulsiva pratica dell’autoerotismo. La sua dedizione al sesso virtuale gli consente di realizzare le sue fantasie senza alcuna implicazione nel mondo reale: basta indossare un visore per mettere a segno tutte le sue immaginarie ed eccitanti conquiste. Gli sono accanto i suoi migliori amici: Niky, ossessionato dalle relazioni online e Armando, inconsapevolmente incastrato in un matrimonio gia` finito da tempo. L’irruzione repentina di Giulia, la strampalata e sexy cameriera che lavora nel locale davanti al suo negozio, lo travolge risvegliando in lui le emozioni e i sentimenti di cui pensava di essersi liberato, dando il via ad un susseguirsi di situazioni comiche e imbarazzanti. [sinossi]

LE NOTTI DELLA LUNA PIENA
di Éric Rohmer

Continua il meritorio detour sul cinema rohmeriano dei proverbi e delle commedie del sentimento: qui si seguono le macchinazioni – non proprio oliatissime – che per quattro mesi la bella Louise (Pascale Ogier, che morirà tragicamente ad appena ventisei anni di infarto un mese e mezzo dopo aver vinto la Coppa Volpi a Venezia con il film) ordirà per trovare la propria indipendenza. Splendido, ma è fin troppo facile affermarlo: scopritelo con i vostri occhi.

Novembre, Parigi. Louise è una giovane arredatrice d’interni che vive con Rémi in un appartamento a Marne La Vallée, quartiere periferico in fase di completamento. Louise, anche se ama il suo compagno, vorrebbe però conservare una parte di autonomia che le consente di uscire la sera con amici e amiche senza doversi sempre piegare a compromessi. Rémi invece pensa esattamente all’opposto. Pensa di aver già poco tempo da condividere con lei e non vuole perderne neanche un secondo. [sinossi]

CARRIE – LO SGUARDO DI SATANA
di Brian De Palma

Di opere che siano state in grado di raccontare la trasformazione del corpo adolescente con così crudele e tragica precisione non se ne rintracciano molte in giro, ed è cosa buona e giusta che uno dei grandi capolavori dell’horror – e non solo, ça va sans dire – torni a brillare di luce oscura sul grande schermo. Quindi fiondatevi in sala, e imparate a guardarvi dai balli studenteschi di fine anno.

Carrie è una ragazza timida e complessata, oppressa dalla madre pazza e bigotta e ridicolizzata dalle compagne più furbe. Carrie però scopre di avere dei misteriosi poteri telecinetici e li usa per cercare una terribile e sanguinosa vendetta dopo essere stata ridicolizzata una volta di troppo al ballo della scuola, davanti a tutti. [sinossi]

FULL METAL JACKET
di Stanley Kubrick

“Sei tu John Wayne? E io chi sarei?”, chiosa querulo il soldato Joker in uno dei passaggi chiave del penultimo film diretto da Stanley Kubrick, e uscito oramai la bellezza di trentasette anni fa. Ovviamente non ha neanche senso sprecare troppo fiato, perché è evidente come chiunque – ma soprattutto le giovani generazioni – dovrebbe correre in sala da lunedì per (ri)vedere questo mastodonte cupissimo, sarcastico, brillantemente bipartito tra il ginnasio dell’omicidio e la morte “reale”. Straordinario.

Un gruppo di giovani marines appena reclutati e duramente addestrati dal sergente Hartman con metodi brutali, parte per il Vietnam, dove sperimenta gli orrori della guerra nella battaglia intorno alla città di Hue. [sinossi]

Questa settimana escono anche Trifole – Le radici dimenticate (2024) di Gabriele Fabbro, il documentario Almodovar – Lo sguardo insolente (2023) di Catherine Ulmer Lopez, L’ultimo drink (2024) di Markus Goller, Clean Up Crew – Specialisti in lavori sporchi (2024) di Jon Keeyes, Il ladro di stelle cadenti (2024) di Francisco Saia. Da domani poi è la volta di Un milione di granelli di sabbia (2024) di Andrea Deaglio. Il 19 ottobre trova spazio il documentario Paolo vive (2024) di Debora Scalzo, il 20 Mr. Beau (2024) di Claudia Tosi; il 21 del mese tocca invece a La valanga azzurra (2024) di Giovanni Veronesi e il 22 a National Gallery 200 (2024) di Phil Grabsky, Ali Ray. Buone visioni!

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