Con Vangelo secondo Maria Paolo Zucca adatta il romanzo omonimo di Barbara Alberti ambientandolo in una Sardegna arcaica ed estraendone il tratto principale: una riflessione sul libero arbitrio e l’autodeterminazione delle donne. Leggi tutto
Con L'arte della gioia Valeria Golino - con il contributo di Nicolangelo Gelormini, che dirige un episodio - firma l'adattamento della prima delle quattro parti che compongono il volume omonimo di Goliarda Sapienza, dato alle stampe con venti anni di ritardo rispetto alla sua stesura. Leggi tutto
Maria Sole Tognazzi torna alla regia nove anni dopo Io e lei con Dieci minuti, che sembra un bignami di psicoterapia applicata al cinema, pieno di dubbi esistenziali e frasi profonde, come piace agli spettatori (e ai lettori) pigri di oggi. Leggi tutto
La quattordicesima domenica del tempo ordinario è quella in cui si sposano Marzio e Sandra, ma è anche la data liturgica del matrimonio di Pupi Avati con Amelia Turri. Il regista bolognese parte dall'autobiografismo per sconvolgerlo, e conferma di saper cogliere la malinconia del tempo perduto. Leggi tutto
Con Quando Walter Veltroni torna a dirigere un film di finzione a quattro anni dall'esordio C'è tempo, e conferma tutti i limiti del suo sguardo cinematografico, sia sotto il profilo della messa in scena che per quel che riguarda lo sviluppo narrativo. Leggi tutto
Fedele sodale di Colapesce e Dimartino per quel che concerne la regia dei loro videoclip, Zavvo Nicolosi esordisce al lungometraggio con La primavera della mia vita proprio portando sul grande schermo il duo cantautoriale: un road-movie gentile e surreale che attraversando la Sicilia tenta di ragionare sull'amicizia, e sul “mito”. Leggi tutto
Io sono l'abisso è la terza regia cinematografica per lo scrittore Donato Carrisi, che trova di nuovo ispirazione in un proprio romanzo. Un racconto di violenza, e di educazione alla violenza, che pone al centro del discorso un serial killer che uccide donne bionde dalle parti del lago di Como. Leggi tutto
War – La guerra desiderata è il settimo lungometraggio che Gianni Zanasi dirige in ventisette anni di carriera, e sembra quasi formare con La felicità è un sistema complesso e Troppa grazia una trilogia sul caos, e su quanto l'umano agire sia dominato dagli eventi circostanti. Leggi tutto