Rotterdam 2024 – Presentazione
Dal 25 gennaio al 4 febbraio si svolge Rotterdam 2024, la 53° edizione del festival olandese e la quarta diretta da Vanja Kaludjercic. Nel ricchissimo programma spiccano gli omaggi al filmmaker di Hong Kong Scud, al cinema cileno in esilio negli anni bui della dittatura, al messicano Colectivo Los Ingrávidos e ai Manetti Bros., nonché i talk che vedranno al microfono Alexander Kluge; Bill Plympton nonché Marco Bellocchio. I film in competizione sono suddivisi tra le sezioni Tiger, Big Screen e Tiger Short, mentre le sezioni non competitive sono Harbour, Limelight, Bright Future e Cinema Regained.
Si apre con il film neozelandese Head South di Jonathan Ogilvie, storia ambienta nel contesto musicale punk degli anni Settanta, Rotterdam 2024, che occuperà le tante sale della città olandese dal 25 gennaio al 4 febbraio, nella quarta edizione diretta da Vanja Kaludjercic all’insegna dell’esplorazione di nuove frontiere cinematografiche. Anche quest’anno le sezioni competitive sono tre. La Tiger Competition, il simbolo del festival, volta a promuovere cineasti emergenti da tutto il mondo, è rappresentata da quattordici opere che saranno giudicate da una giuria d’eccezione, composta da Marco Müller, Ena Sendijarević, Nadia Turincev, Herman Yau e Billy Woodberry. La Big Screen Competition, concepita con lo scopo di annullare ogni gap tra cinema popolare, classico e d’essai, vede la presentazione di dodici opere che saranno valutate da una giuria selezionata tra il pubblico. Il vincitore avrà una distribuzione garantita nelle sale olandesi. Troviamo in questa sezione anche Confidenza di Daniele Luchetti, Eternal di Ulaa Salim, kolossal fantascientifico danese, e molto altro ancora. Ventuno corti saranno invece in lizza per la Tiger Short Competition.
Tra le sezioni non competitive c’è Harbour che, richiamando la vocazione portuale della città, offre un porto sicuro a quella vasta gamma di cinema contemporaneo che il festival ha sempre sostenuto. E poi c’è Limelight, dove sono presentate sia come film che hanno riscosso successi e premi nel circuito festivaliero dell’anno passato. Bright Future è lo spazio per le opere prime, scelte per l’originalità e il carattere di innovazione. Cinema Regained è invece la sezione dei classici e dei documentari sul cinema. Come sempre ricca la sezione dei focus, ovvero le retrospettive. Chile in the Heart, a 51 anni dal colpo di Stato in Cile, presenta una rassegna di cinema cileno in esilio che si è sviluppato in quegli anni. Omaggiato anche il provocatorio filmmaker di Hong Kong Scud, di cui verrà anche presentato il suo decimo e ultimo film, Naked Nations – Tribe Hong Kong. Ulteriori focus saranno quelli dedicati all’avanguardistico Colectivo Los Ingrávidos di Tehuacán, in Messico, e ai nostrani Manetti Bros., dei quali sarà proposta una personale (quasi) completa. Ogni focus sarà oggetto di un talk, ovvero di una masterclass con il pubblico. Il programma dei talk però non si esaurisce con questi. Ci saranno incontri con il novantunenne Alexander Kluge, nome storico del cinema tedesco d’avanguardia, che presenterà a Rotterdam il suo ultimo lavoro Cosmic Miniatures, sull’intelligenza arificiale; con il provocatorio cartoonist Bill Plympton, che presenterà il suo ultimo lavoro, Slide; e con Marco Bellocchio che porta al festival Rapito. A chiudere il festival sarà La Luna di M. Raihan Halim, commedia malese incentrata sull’eterno conflitto tra tradizione e modernità.