Uscite in sala 27 marzo 2025
Cinema italiano in prima linea nell’ultimo giovedì di marzo, grazie ai nuovi film di Silvio Soldini e Valerio Mastandrea, cui si aggiunge un thriller in odor d’horror di marca A24, il teso dramma carcerario di Gustav Möller e lo strampalato action Mr. Morfina. Tra i classici imperdibili le (re)visioni di Fantozzi e Taxi Driver.
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LE ASSAGGIATRICI
di Silvio Soldini
Bizzarro progetto per Soldini, che sostituisce in corsa Cristina Comencini (che avrebbe dovuto essere la regista) per adattare il romanzo di Rosella Postorino ispirato alla supposta vicenda di Margot Wölk, la donna che ultranovantenne dichiarò in gioventù di essere stata assaggiatrice nel bunker di Hitler delle vivande destinate a nutrire il Führer. Racconto onesto, privo di guizzi, che non aggiunge un granché alla filmografia sulla prassi nazionalsocialista e sui traumi a essa connessa.
Ispirato alla vicenda di Margot Wölk, che alla fine della sua vita ha confessato di essere stata da giovane un’assaggiatrice di Hitler, il film racconta la storia di Rosa Sauer, costretta assieme ad altre nove donne a mangiare i pasti destinati al Führer. Ogni giorno, per tre volte al giorno, è obbligata a sfiorare la morte per accertarsi che quel cibo non sia avvelenato. In un clima di coercizione, queste dieci donne diventano amiche e rivali, si alleano e si tradiscono, hanno paura e si innamorano, e nonostante tutto non smettono di desiderare, perché desiderare significa restare umani. [sinossi]
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NONOSTANTE
di Valerio Mastandrea
Apertura lo scorso agosto della sezione Orizzonti alla Mostra di Venezia, il secondo lungometraggio diretto da Valerio Mastandrea si muove nei contorni del fantastico – ripescando qualche suggestione da Fantasmi a Roma di Antonio Pietrangeli – per una storia di accettazione della morte, ma ancor prima dell’amore. E della sua potenza liberatrice. Qualche retorica in eccesso, e soprattutto non poca prevedibilità allietata da una certa grazia espressiva.
Un uomo trascorre serenamente le sue giornate in ospedale senza troppe preoccupazioni. È ricoverato da un po’ ma quella condizione sembra il modo migliore per vivere la sua vita, al riparo da tutto e da tutti, senza responsabilità e problemi di alcun genere. Si sta davvero bene lì dentro e anche se qualche compagno di reparto si sente intrappolato, per lui ci si può sentire anche liberi come da nessun’altra parte. Quella preziosa routine scorre senza intoppi fino a quando una nuova persona viene ricoverata nello stesso reparto. È una compagna irrequieta, arrabbiata, non accetta nulla di quella condizione soprattutto le regole non scritte. Non è disposta ad aspettare, vuole lasciare quel posto migliorando o addirittura peggiorando. Vuole vivere come si deve o morire, come capita a chi finisce lì dentro. Lui viene travolto da quel furore, prima cercando di difendersi e poi accogliendo qualcosa di incomprensibile. Quell’incontro gli servirà ad accettare che se scegli di affrontare veramente il tuo cuore e le tue emozioni, non c’è alcun riparo possibile. [sinossi]
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OPUS – VENERA LA TUA STELLA
di Mark Anthony Green
Oramai si sa cosa aspettarsi dalle produzioni A24, che hanno già iniziato a riciclare le idee dell’horror contemporaneo: qui c’è un po’ di Jordan Peele, qualche etto di Ari Aster, e un pizzico di The Menu. Nulla di eccessivamente disdicevole, ma anche un film che non sa appassionare, e sembra nato in vitro.
Una giovane giornalista viene invitata a trascorrere una settimana in un luogo indefinito per assistere alla performance di una pop star ormai inattiva da diverso tempo. Ma una volta raggiunto il posto capisce che si trova vittima di qualcosa di molto inquietante. [sinossi]
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SONS
di Gustav Möller
Gustav Möller è quello di Il colpevole – The Guilty, e qui torna di nuovo a ragionare sull’atto di responsabilità di chi sceglie di lavorare come “tutore” della legge. Dramma cupo, un pochino squilibrato, gioca la sua carta migliore nell’affidare il ruolo della protagonista a Sidse Babett Knudsen; per il resto qualche abitudinarietà di troppo, e una seconda parte che allenta eccessivamente la tensione.
Nel suo lavoro di guardia carceraria Eva ha una scorza dura ma sembra capace di fare la differenza trattando i detenuti con cui lavora ogni giorno con una certa umanità. Dallo studio alla meditazione, la donna si spende come può nella sua missione. Un giorno però scorge una faccia nuova in cortile, quella di Mikkel, riconoscendo subito in lui il giovane uomo che qualche anno prima, durante una lite proprio in carcere, ha accoltellato e ucciso suo figlio, anche lui detenuto. Sopraffatta dall’odio verso chi le ha tolto il suo Simon, Eva inizia a oltrepassare dei confini prima professionali e poi morali per punire ulteriormente Mikkel, senza però riuscire a fermarsi. [sinossi]
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MR. MORFINA
di Dan Berk, Robert Olsen
Esagerato, esasperato, spudorato nel dichiarare il proprio estremismo a un passo dal beota, il film diretto a quattro mani da Dan Berk e Robert Olsen non manca di difetti, ma è già destinato ad assumere un ruolo di culto nell’immaginario collettivo di questi anni (invero un po’ mediocri).
Quando la ragazza dei suoi sogni viene rapita, un uomo incapace di provare dolore fisico trasforma la sua rara condizione in un vantaggio inaspettato nella lotta per salvarla. [sinossi]
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IL BAMBINO DI CRISTALLO
di Jon Gunn
La trappola del “tratto da una storia vera” non fallisce praticamente mai, e così il dramma di un ragazzino diventa una lagnosissima storia di redenzione attraverso la fede, e grazie alla scoperta della religione. Ultra-retorico, banalotto, adatto a un pubblico che non vuole mai porsi interrogativi.
Austin, soprannominato Ace Man, ha 13 anni e all’attivo già 27 fratture: è affetto da osteogenesi imperfetta, una malattia genetica che fa sì che le sue ossa particolarmente fragili si spezzino per un nonnulla. Austin ha anche una forma di autismo che lo rende logorroico e ipercinetico, un vulcano incontenibile di emozioni che la sua famiglia – composta dal padre Scott, la madre Teresa (a sua volta affetta da osteogenesi imperfetta) e il fratello minore Logan (che invece non ha nessuna patologia genetica) – fatica a gestire. [sinossi]
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FANTOZZI
di Luciano Salce
Tra i capolavori del comico italiano e internazionale, riesce a fondere in modo miracoloso il genio di Paolo Villaggio e quello di Luciano Salce, trovando un’alchimia espressiva che si fa pepotentemente politica, messa alla berlina della società consumistica, della borghesia, del padronato, di un mondo proletario che agogna la macchina nuova e non si rende neanche conto di essere sfruttato. Divertentissimo, imperdibile.
Il ragionier Ugo Fantozzi, dimenticato da molti giorni nei gabinetti murati della società ItalPetrolCemeTermoTessilFarmoMetalChimica viene ritrovato grazie a una ‘rispettosa’ telefonata della moglie Pina che ha osato finalmente chiedere sue notizie. Da quel momento veniamo a conoscenza della sua vita familiare (ha una figlia, Mariangela, dall’aspetto decisamente poco invitante), del suo segreto amore (la collega signorina Silvani) e soprattutto delle vessazioni a cui è sottoposto (e a cui talvolta si auto sottopone preventivamente) al lavoro. [sinossi]
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TAXI DRIVER
di Martin Scorsese
Lunedì 31 per tre giorni torna in sala il capolavoro di Martin Scorsese, tra le vette del cinema statunitense degli anni Settanta e divenuto così celeberrimo da essere conosciuto a memoria persino da chi non lo ha mai visto. Straordinario viaggio nei meandri della notte, della metropoli, dell’angoscia umana, con una sequenza pre-finale che andrebbe fatta studiare inquadratura per inquadratura nelle classi di regia.
Un tassista newyorkese reduce dal Vietnam e la sua vita di ogni giorno a contatto con una società violenta. [sinossi]
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Questa settimana escono anche Gen_ (2025) di Gianluca Matarrese, Io ti conosco (2025) di Laura Angiulli, Puan – Il professore (2023) di Maria Alche, Benjamín Naishtat, E poi si vede (2025) di Giovanni Calvauso, W Muozzart! (2025) di Sebastiano Rizzo, Dreams (2024) di Elena Rotari; da venerdì 28 Charlotte, una di noi (2024) di Rolando Colla. Domenica 30 viene distribuito Non sarò mai vegano (2024) di Thomas Pickering, mentre lunedì 31 trovano spazio anche il documentario Pino (2025) di Francesco Lettieri, e Di noi 4 (2025) di Emanuele Gaetano Forte. Buone visioni!