Noi e loro di Delphine e Muriel Coulin è un tenebroso dramma familiare ambientato nella provincia francese, a Metz, che proprio da questo decentramento prende spunto per ragionare sulle dinamiche profonde dei rapporti familiari e sulle tentazioni xenofobe. Leggi tutto
Fra commedia, documentario e reenactment, il primo lungometraggio di quasi-fiction di Federica Di Giacomo Coppia aperta quasi spalancata è scritto con la vulcanica attrice protagonista, Chiara Francini, che partendo dal testo teatrale di Franca Rame e Dario Fo. Leggi tutto
A cinque anni di distanza da Tutte le mie notti Manfredi Lucibello torna alla regia con Non riattaccare, affascinante corsa contro il tempo notturna durante la quale la protagonista Irene deve raggiungere il suo ex Pietro prima che lui compia un gesto estremo. Leggi tutto
A nove anni di distanza da Les combattants il clermontois Thomas Cailley torna alla regia con Le Règne animal (The Animal Kingdom), in cui il dramma si sposa al fantasy e al teen-movie per tratteggiare un romanzo di formazione che "insegni" il dovere alla coabitazione nelle differenze. Leggi tutto
A cinquant’anni, e dopo un pugno di corti, il francese Stéphan Castang esordisce sulla lunga distanza con Vincent deve morire, che con ironia ma senza disperdere mai una profonda tensione ragiona sulla violenza irrazionale insita nella società, muovendosi sul registro del thriller fantastico. Leggi tutto
Giunta alla sua seconda opera Coralie Fargeat con The Substance firma una sorta di bizzarro incrocio tra La morte ti fa bella e Society, con qualche sprazzo di Tetsuo e buone dosi di ironia in una commedia che flirta con il body-horror (o il contrario, se si vuole). Leggi tutto
Laurent Charbonnier e Michel Seydoux firmano a quattro mani La quercia e i suoi abitanti, tentativo di racconto della vita quotidiana all'interno di un albero secolare; gli effetti speciali sono a tratti mirabolanti, ma il ricorso a una eccessiva antropomorfizzazione degli animali in scena è ridondante, e fin troppo semplicistico. Leggi tutto
Caroline Vignal torna ad affidarsi all'eccellente Laure Calamy in Tutti a parte mio marito, commedia che si interroga sul desiderio femminile e sul suo essere inappagato. Brillante ma un po' sterile, il film di Vignal tradisce il suo spunto eversivo con una ricomposizione finale che svela il borghesismo dello sguardo della regista. Leggi tutto