Il ritorno alla regia di Antonio Albanese con Cento domeniche aggiunge una nota amara e realistica al personaggio portato in giro per un’intera carriera e su più set, dal suo esordio dietro la macchina da presa Uomo d’acqua dolce passando per L’intrepido di Gianni Amelio. Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2023. Leggi tutto
I margini sono quelli della provincia toscana, vista con gli occhi di chi vorrebbe urlare tutta la sua rabbia ma non sa neanche come farlo. Inguainato in una struttura da commedia l'esordio alla regia di Niccolò Falsetti è in realtà l'amaro ritratto di un mondo borghese inscalfibile. Leggi tutto
Cetto c'è, senzadubbiamente porta per la terza volta al cinema il personaggio di Cetto La Qualunque, interpretato da Antonio Albanese. Proprio la presenza in scena del comico è l'unico valore reale di una commedia stanca, e sempre più prevedibile. Leggi tutto
Dopo il dittico di Benvenuti al Sud e dopo Un boss in salotto, Miniero continua imperterrito a raccontare il confronto/scontro tra Sud e Nord: La scuola più bella del mondo diventa allora un manufatto, raramente divertente e spesso sconclusionato, in cui il gioco del riciclo giunge alla sua saturazione. Leggi tutto
Tutto tutto niente niente è il mondo della politica romana e nazionale visto con gli occhi di Cetto La Qualunque, Rodolfo Favaretto e Frengo Stoppato, vale a dire tre dei personaggi chiave del portfolio comico di Antonio Albanese. Leggi tutto
Il personaggio di Albanese, Cetto La Qualunque, che mosse i primi passi nel 2003, diventa film in Qualunquemente di Giulio Manfredonia e riesce a cogliere con sapida ironia la degenerazione politico-sociale del nostro paese. Leggi tutto
Nicola ci racconta i suoi trentacinque anni di “manicomio elettrico”, e nella sua testa scompaginata realtà e fantasia si scontrano producendo imprevedibili illuminazioni... L'esordio alla regia di Ascanio Celestini, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2010. Leggi tutto
Scabro e crudo, come le atmosfere malsane dove si consumano le esistenze dei protagonisti, Marpiccolo alterna alti e bassi. La sceneggiatura non conserva la stessa carica emotiva della fonte letteraria, perdendo la drammaticità che trasudava dalle pagine del romanzo. Leggi tutto