Dancer in the Dark, il film che nel maggio 2000 permetterà a Lars von Trier di conquistare la Palma d'Oro al Festival di Cannes, conduce il regista danese in un territorio che all'apparenza sembrerebbe assai distante da lui: il musical. Leggi tutto
Con Stringimi forte Mathieu Amalric compie una dolorosissima ricognizione sul dolore e sull'elaborazione della perdita attraverso una raffinata e stratificata costruzione narrativa, che diventa anche riflessione sul cinema e sull'arte come unica arma per proteggersi di fronte alle angherie del tempo, e della vita. Leggi tutto
Con Captain Volkonogov Escaped la coppia di registi russi composta da Natasha Merkulova e Aleksey Chupov arriva a prendere parte al concorso della Mostra di Venezia, a tre anni di distanza da The Man Who Surprised Everyone, presentato e premiato (per l'interpretazione femminile) in Orizzonti. Leggi tutto
Le sel des larmes è il ventiseiesimo film diretto da Philippe Garrel in oltre cinquant'anni di carriera, e ripercorre senza alcun istinto alla nostalgia molti dei temi ricorrenti nella sua poetica. Un'opera minore? Probabile, ma l'ennesima dimostrazione della facilità sincera nel far cinema di un autore imprescindibile. Leggi tutto
Con il dolente e pessimista Synonymes, Orso d'Oro alla Berlinale 2019, l'israeliano Nadav Lapid mette in scena la difficoltà o forse l'impossibilità di integrazione per riflettere sulla perdita di identità. Tra tanti spunti di interesse, non proprio tutto funziona. Fino all'aperta contraddizione. Leggi tutto
Il cinema di Philippe Garrel si svolge attorno a un lungo e coerente percorso, come conferma anche L'Amant d'un jour, presentato alla Quinzaine des réalisateurs 2017; un film lieve come un amore universitario, doloroso e dolcissimo, che strappa via il cuore. Leggi tutto
Mathieu Amalric cancella con sincero furore iconoclasta gli schematismi del biopic tradizionale con Barbara, sua nuova prova registica dedicata alla chansonneuse francese. In Un certain regard. Leggi tutto
Ispirandosi a un romanzo di Hans Fallada, Vincent Pérez dirige con Lettere da Berlino un thriller politico elegante, che pecca però di superficialità quando vuole allargare lo sguardo a rappresentare il contesto della Germania nazista. Leggi tutto