Primo capitolo di una saga destinata a comporsi di una tetralogia e di uno spin-off, Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini è una sorridente commedia in pieno spirito di neorealismo rosa, che ha dato i natali a due personaggi rimasti scolpiti nella storia del cinema italiano. Leggi tutto
Capolavoro assoluto, Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti è un potentissimo romanzo in forma di cinema dalle profonde stratificazioni. Colto e popolare, freudiano e marxista, dostoevskiano e verghiano, è la summa di un autore, di un cinema italiano ai suoi massimi storici. Leggi tutto
Le notti bianche di Luchino Visconti non sono a San Pietroburgo, ma in una Livorno interamente ricostruita a Cinecittà in modo da poter raffigurare al meglio lo sbandamento onirico del sogno/desiderio, vero cuore pulsante della narrazione. Un'opera all'epoca incompresa. Leggi tutto
Con Il demonio Brunello Rondi esordisce alla regia in solitaria (l'anno prima aveva diretto con Paolo Heusch Una vita violenta) firmando la sua opera più compiuta, in grado di rappresentare l'orrore nel quotidiano, attraverso una messa in scena antropologica e allo stesso tempo "di genere". Leggi tutto
A ottant'anni dalla sua realizzazione La corona di ferro, sedicesimo lungometraggio diretto da Alessandro Blasetti nei suoi primi dodici anni di attività, riesce ancora ad avvincere per il suo ritmo forsennato, l'incredibile rutilare dell'azione. Leggi tutto
Leone d'oro alla Mostra di Venezia 1962, Cronaca familiare è un film di Valerio Zurlini tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Vasco Pratolini. Uno degli adattamenti romanzesci di un regista la cui intera opera gronda di cultura letteraria. Leggi tutto
Esordio alla regia per Luchino Visconti, opera spartiacque assurta nel tempo al ruolo di iniziatrice del neorealismo italiano, Ossessione si propone come una sfida politica e culturale, un tentativo di resistenza estetica contro le regole scritte e non scritte del cinema di regime. Leggi tutto
Classico film del filone del gotico italiano, e terza incursione nel genere di Antonio Margheriti, I lunghi capelli della morte è un concentrato degli archetipi del genere: il castello spettrale con sotterranei e cripte, la stregoneria, le maledizioni, la conturbante presenza della stella Barbara Steele. Leggi tutto