The Eternal Daughter è il nuovo film di Joanna Hogg, e in qualche misura sembra collegarsi al dittico The Souvenir: qui l'alter ego della regista si confronta con una ghost-story in pieno stile gotico, per quanto soffusa fino all'inverosimile e per questo in fin dei conti quasi completamente evanescente. Leggi tutto
Erotismo e prove varie di virilità troneggiano sullo schermo nel nuovo film di Jane Campion Il potere del cane, elaborato melodramma western con rozzi cowboy preda di un cameratismo esacerbato. In concorso a Venezia 78. Leggi tutto
Dramma intimo con annesso (breve) percorso on the road, demenza senile precoce e tanta tenerezza, Supernova di Harry Macqueen è troppo innamorato dei suoi protagonisti per accorgersi che non gli ha fornito delle buone battute da pronunciare. Alla Festa del Cinema di Roma 2020. Leggi tutto
Terra e libertà è uno dei pochi film in cui Ken Loach abbandona il panorama britannico e irlandese per mettere in pratica la sua visione internazionalista. L'occasione è la più storicamente compiuta, visto che il film si concentra sul fallimento della lotta repubblicana nella guerra civile spagnola. Leggi tutto
Biopic piuttosto canonico dedicato al crepuscolo artistico e umano di Judy Garland, il film di Rupert Goold trova un pur relativo riscatto in un finale straziante e sincero. Nonostante le grandi critiche ottenute oltreoceano delude invece la performance di Renée Zellweger. Leggi tutto
Giunto alla sua terza regia, Ralph Fiennes dirige con The White Crow - fuori concorso al Trieste Film Festival - un biopic sul celebre ballerino Rudolf Nureyev dall'andamento classico, eppure discretamente efficace nel raccontare il sogno di un uomo che al mondo reale preferiva quello della danza. Leggi tutto
Chesil Beach – Il segreto di una notte è l'adattamento cinematografico firmato da Dominic Cooke del romanzo di successo di Ian McEwan. Irrobustito dall'eccellente interpretazione di Saoirse Ronan il film poggia totalmente sull'appassionante plot del testo. Leggi tutto
Rispolverando, oltre a Judi Dench, anche il meccanismo di Philomena, Stephen Frears con Vittoria e Abdul realizza un inno ai buoni sentimenti ipocrita, eticamente ambiguo e persino - non troppo velatamente - razzista. Leggi tutto