Pietro Marcello torna al cinema di finzione con Le vele scarlatte (L'envol), un'opera a suo modo leggiadra e ottimista, e in cui è necessario leggere tra le righe se non si vuole rimanere alla superficie di una fiaba che in realtà è un'anti-fiaba sull'autodeterminazione della protagonista. Leggi tutto
Un Lucio Dalla inedito, vicino agli ultimi, operai, immigrati, senza tetto, cantore della perdita dei valori della vita contadina dell'Emilia, quello raccontato da Pietro Marcello in Per Lucio, presentato nella Berlinale Special. Leggi tutto
Martin Eden, creato dalla limpida mente di Jack London, diventa nelle mani di Pietro Marcello il simbolo di un tempo immobile, cristallizzato in un sistema immutato e forse immutabile, oltre che il racconto di un'Italia sbandata. Con un eccellente Luca Marinelli. In concorso a Venezia e in sala. Leggi tutto
Presentata in concorso al 68° Festival di Locarno, Bella e perduta di Pietro Marcello è una favola e un’opera di impegno civile allo stesso tempo, che ha come protagonisti la maschera di Pulcinella, un bufalo e un pastore realmente esistito ma non per questo meno fiabesco. Leggi tutto
Napoli 24
di Andrea Canova, Andrej Longo, Bruno Oliviero, Daria D'Antonio, Diego Liguori, Fabio Mollo, Federico Mazzi, Francesca Cutolo, Gianluca Jodice, Gianluca Loffredo, Giovanni Cioni, Guido Lombardi, Lorenzo Cioffi, Luca Martusciello, Luigi Carrino, Marcello Sannino, Mariano Lamberti, Mario Martone (II), Mario Spada, Massimiliano Pacifico, Nicolangelo Gelormini, Paolo Sorrentino, Pietro Marcello, Roberta Serretiello, Stefano Martone, Ugo Capolupo, Vincenzo Cavallo
Si gioca sui numeri l'operazione Napoli 24, sui ventiquattro sguardi di altrettanti registi che vanno a comporre questo affresco dedicato a una città dai tanti volti che questo film collettivo vuole provare a trasporre per immagini e suoni. Leggi tutto
La bocca del lupo, nuovo parto creativo di quel Pietro Marcello che sorprese in positivo due anni fa, all'epoca dell'approdo lidense del mediometraggio Il passaggio della linea, è tutto negli occhi di Vincenzo Motta e Mary Monaco. Al Torino Film Festival 2009. Leggi tutto