Exiled

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In dvd per la Ripley’s Home Video Exiled, tra i risultati più splendenti del maestro hongkonghese dell’action Johnnie To. Un’occasione da non perdere per (ri)scoprire un regista fondamentale degli ultimi venti anni.

Onore e merito alla Ripley’s Home Video: l’aver deciso di distribuire su suolo nazionale Exiled di Johnnie To rappresenta una scelta di non poco conto, che sarebbe delittuoso lasciar passare sotto silenzio. Quello in questione non è certo il primo film di To a raggiungere il mercato italiano (per quanto la stragrande maggioranza dei titoli partoriti dal prolifico cineasta hongkonghese rimanga materiale per pochi intimi, qui nel BelPaese), ma permette al pubblico della penisola di imbattersi nuovamente in uno dei nomi di capitale importanza nella nostra contemporaneità. Già, perché di To in Italia si rischiava seriamente di perdere le tracce, evento a dir poco paradossale visto e considerato che i suoi film continuano ad approdare regolarmente nelle kermesse festivaliere in giro per il paese: degli ultimi cinque film diretti da To, infatti, solo Linger è rimasto inedito nei confini nazionali. Eppure nessuno sembrava più interessato ad agevolare un’uscita, quantomeno in dvd, per i suoi film: la sola idea che un capolavoro come Exiled, applaudito a scena aperta alla Mostra del Cinema di Venezia (dove fu presentato in Concorso da Marco Müller), potesse rimanere privo di distribuzione in Italia, ci fa accapponare la pelle.

Storia di un’amicizia virile che si perpetua incurante di tutto e tutti, fino a raggiungere le estreme conseguenze, Exiled è uno dei parti creativi più riusciti del regista di A Hero Never Dies e The Mission: e proprio a The Mission sembra guardare la messa in scena di To, in grado di lavorare sugli archetipi narrativi dell’action – molti dei quali divenuti tali grazie anche alla sua esperienza autoriale – stravolgendoli senza mai svilirli. È certamente un’esperienza ludica, Exiled, e nel seguirlo è consigliabile lasciarsi avviluppare dal nitore di una regia immaginifica ed epica, trionfale e sommessa, ironica e spietata: si va da una sparatoria iniziale troncata sul più bello a un massacro finale che racchiude in sé l’intera etica del film. Nel mezzo, una sorta di nostalgico sguardo a un mondo morente, schiacciato dall’evoluzione mostruosa di ciò che lo circonda (e non è certo un caso che il film sia ambientato a Macao nel 1998, anno in cui la colonia portoghese tornò sotto il controllo del governo cinese di Pechino). Non ha sbagliato chi ha voluto vedere in quest’opera, e da allora in molti lavori di To, un progressivo avvicinamento a poetiche “occidentali”: Sergio Leone e Sam Peckinpah non sono certo nomi sconosciuti al cineasta cantonese. Il problema semmai è ipotizzare in questo una smentita di quanto fatto finora, negazione di un progetto cinematografico che, raccogliendo da terra le redini abbandonate da un John Woo partito alla conquista di Hollywood, si era (è) eretto come vero e proprio simbolo dell’action Made in Hong Kong. Al contrario, Exiled ci appare oggi più che mai la summa del To-pensiero, e proprio per la sua capacità di ragionare sulle dinamiche interne dell’action prodotto nel “porto profumato” contaminandolo con derive cinematografiche tra le più disparate. Anche se, a conti fatti, a fare la differenza è sempre la straordinaria classe registica di Johnnie To: ralenti, movimenti di macchina complessi, tagli di montaggio arditi, una costruzione della messa in scena, al contempo epica e tragicamente buffa (o beffardamente tragica) che ha davvero pochi eguali nel cinema contemporaneo. L’ora e tre quarti in cui si sviluppa la trama di Exiled è un vero e proprio trattato di estetica cinematografica, che sarebbe folle lasciarsi sfuggire, anche perché al suo interno trova spazio il gotha della recitazione di Hong Kong, vale a dire Anthony Wong, Francis Ng, Simon Yam, Nick Cheung e Lam Suet. Un parterre de roi da lasciare realmente annichiliti e per il quale vale davvero la pena affrontare la visione nella versione originale sottotitolata in italiano (per quanto sia presente nel dvd anche quella doppiata).

Ad arricchire ulteriormente quella che non esitiamo a considerare già da adesso una delle uscite in home video più importanti del 2010, oltre a due diversi trailer (quello cinese e quello pensato per il mercato statunitense) e all’intervento video di Fabio Zanello, impegnato a sintetizzare i concetti chiave del film, troviamo un interessante Making Of, in cui veniamo catapultati sul set per sentire il regista e i membri del cast discutere della morale nascosta dietro le azioni dei protagonisti di questo imperdibile noir. Un modo per gettare uno sguardo ulteriore, da diverse angolazioni, su un film che andrebbe studiato fotogramma per fotogramma, e di fronte alla bellezza del quale è impossibile non sentirsi irrimediabilmente minuscoli.

Info
Exiled, il trailer.
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