The Salvation

The Salvation

di

Con The Salvation il regista danese Kristian Levring omaggia lo Spaghetti Western italiano, affidando la sua storia di vendetta nel mezzo del deserto a Mads Mikkelsen. Séance de minuit a Cannes 2014.

Io sono vendetta

America, 1871. Quando uccide coloro che hanno massacrato la sua famiglia, su John si abbatte la furia del crudele Delarue, capo di una banda di criminali. Il pacifico pioniere, privato del sostegno dei concittadini vigliacchi e corrotti, deve fronteggiare da solo questi fuorilegge. Si sacrificherà per il villaggio? [sinossi]

La notizia dell’arrivo di Quentin Tarantino a Cannes per presentare la copia restaurata in 4K di Per un pugno di dollari di Sergio Leone è stata rilanciata da ogni organo di stampa e annunciata con fierezza da Thierry Frémaux, eppure in pochi sembrano essersi accorti che sulla Croisette si aggira un altro omaggio allo Spaghetti Western, sempre in attesa di scoprire in quale direzione si muoverà Tommy Lee Jones con il suo The Homesman, accolto nel concorso. Si è invece dovuto “accontentare” di rimanere fuori competizione The Salvation di Kristian Levring, ospitato tra le (poche) séances de minuit del festival.
Fin dalle primissime inquadrature di The Salvation è possibile cogliere la fin troppo profonda deferenza con cui il regista danese guarda al modello originale di riferimento: il film si apre sull’attesa di un treno all’interno di una stazione polverosa nel mezzo del nulla, per poi proseguire a bordo di una diligenza, dove avverrà l’evento cruciale destinato a determinare lo sviluppo del resto della narrazione, vale a dire l’omicidio del figlio e della moglie del protagonista da parte di due balordi, che fanno anche in tempo a stuprare la donna prima di stramazzare a loro volta al suolo, stroncati dalle fucilate del marito. Da questa scena di violenza, ordinaria per aderenza al genere quanto piuttosto sorprendente per il modo in cui la morte viene messa in scena – si passa da fuori campo canonici dei corpi crivellati dai colpi a dettagli tutt’altro che consueti –, prende il via una serie di vendette multiple, in cui viene coinvolta un’intera cittadina, tenuta sotto il giogo di un brutale malvivente e della sua ghenga.

Pur riproponendo in maniera anche piuttosto schematica tutti i cliché che resero celebre a livello internazionale il western all’italiana, Levring non disdegna di portare sullo schermo ambizioni e chiavi di lettura senza dubbio personali. Se l’aspetto vendicativo della vicenda non riesce mai a spiccare completamente il volo a causa di un meccanicismo della narrazione che ne tarpa in maniera parziale le ali, a risvegliare l’interesse dello spettatore è il discorso – che attraversa sottopelle l’intero film, come l’oro nero pronto a sgorgare e a ribollire sull’arido terreno di un paesaggio brullo e inospitale – sul sogno americano, rintracciabile in particolar modo nella descrizione degli abitanti del villaggio.
Unico luogo “civile” di un microcosmo in cui già abbondano ruderi e rovine annerite dal fuoco (la tana del villain Delarue), la cittadina di The Salvation è l’evidente fallimento di una nazione mai nata, costruita sull’annullamento completo di qualsiasi collettività, in cui giustizia e fede si sovrappongono fino a confondersi – il sindaco è anche il becchino del paese, mentre è il prete a svolgere le funzioni di sceriffo – e le persone vengono sacrificate per un “bene comune” che, semplicemente, non esiste. È nella sua riflessione politica che The Salvation mostra le proprie qualità: per il resto si assiste a una sarabanda di uccisioni, agguati e vendette trasversali, divertente e piena d’azione, ma in fin dei conti priva di una reale anima. Ad agevolare il lavoro di Levring – che non faceva una sortita dietro la macchina da presa da ben sei anni, all’epoca di Fear Me Not – ci pensa poi un cast scelto con estrema cura, dove spiccano un subdolo Jonathan Pryce, Douglas Henshall e, ça va sans dire, Mads Mikkelsen, una volta di più a suo agio nel ruolo dell’eroe di poche parole ma sempre pronto all’azione.

Info
Il trailer di The Salvation.
  • the-salvation-05.jpg
  • the-salvation-04.jpg
  • the-salvation-03.jpg
  • the-salvation-02.jpg
  • the-salvation-01.jpg

Articoli correlati

Array
  • Cannes 2014

    Cannes 2014Cannes 2014 – Minuto per minuto

    Approdiamo sulla Croisette accolti da un sole scintillante, arriva con noi il tradizionale appuntamento del minuto per minuto. Tra i giganti cinematografici del concorso, le nuove scoperte, la Quinzaine e la Semaine de la critique, ecco a voi il Festival de Cannes 2014!
  • Festival

    Festival di Cannes 2014Festival di Cannes 2014 – Presentazione

    La sessantasettesima edizione del Festival di Cannes, dal 14 al 25 maggio. Si apre con Grace di Monaco di Olivier Dahan, fuori concorso, e poi la consueta fiumana di pellicole in attesa della Palma d'Oro.
  • Festival

    Cannes 2014Cannes 2014

    Come ogni anno a maggio la Croisette diventa il cuore pulsante del cinema: tutte le nostre recensioni e gli articoli da Cannes 2014.
  • AltreVisioni

    Michael Kohlhaas

    di Un regista forse sopravvalutato, attori di richiamo, patina intellettuale e autoriale: un titolo che probabilmente non meritava di essere selezionato nel concorso principale del Festival di Cannes.
  • Archivio

    Il sospetto RecensioneIl sospetto

    di Nonostante l'ottima interpretazione di Mads Mikkelsen, Il sospetto non riesce a evitare le trappole del cinema di Thomas Vinterberg, furbo e ricattatorio.
  • Archivio

    Royal Affair RecensioneRoyal Affair

    di Più interessato al legame d'amicizia tra Struensee e il re e alla storia d'amore tra lo stesso medico e la regina, una passione che appare quasi inevitabile, Arcel lascia in secondo piano il pensiero e le azioni politiche...