The War – Il pianeta delle scimmie
di Matt Reeves
Terzo capitolo di un reboot impreziosito dalle mirabilie della performance capture della Weta, The War – Il pianeta delle scimmie segue la parabola di Cesare e del suo popolo, contrapposta (colpo su colpo) alle traiettorie autodistruttive dell’umanità. Le ottime performance attoriali e digitali e il generoso impianto spettacolare sono supportati solo a tratti dalla scrittura, appesantita da una rilettura un po’ farraginosa del conradiano colonnello Kurtz e da snodi narrativi non sempre convincenti.
La terra promessa
Cesare e le sue scimmie sono costrette a entrare in conflitto contro un esercito di umani guidati da uno spietato Colonnello. Le scimmie subiranno gravi e dolorose perdite che porteranno Cesare a confrontarsi con i suoi istinti più cupi e bestiali e a partire per un viaggio di esplorazione nel tentativo di vendicare la sua razza. Quando il suo cammino di ricerca lo porterà faccia a faccia con il Colonnello, si scatenerà una battaglia epica che determinerà le sorti delle rispettive specie e il futuro del pianeta… [sinossi]
Tirare in ballo Apocalypse Now, il colonello Kurtz e la trinità Conrad/Coppola/Brando non è sempre una buona idea. Si può essere conradiani à la James Gray (Civiltà perduta) o in maniera piuttosto fracassona e discutibile, come nel volutamente eccessivo Kong: Skull Island di Jordan Vogt-Roberts. Riletture, citazioni, ispirazioni, persino parodie. Nonostante l’afflato shakespeariano, convince poco la sbiadita copia carbone partorita da Mark Bomback e Matt Reeves, che caricano sulle spalle del pur bravo Woody Harrelson un fardello troppo pesante – e un po’ troppo abbozzato. Questo novello Kurtz, tra vampate di follia e brandelli di lucidità, è il motore poco scoppiettante di The War – Il pianeta delle scimmie, terzo capitolo di una saga che pellicola dopo pellicola ha cercato di percorrere strade alternative rispetto all’originale e ai suoi (troppi) sequel.
Harrelson è un po’ villain, un po’ nemesi di Cesare, il secondo specchio che riflette le paure e i limiti del protagonista scimmiesco e digitale. Il primo specchio oscuro era ed è – torna anche in The War – Il pianeta delle scimmie – il defunto Koba, fantasma che impersonifica la foga vendicativa e la parte più selvaggia di Cesare. Il vis-à-vis della Grande Scimmia è ovviamente con se stesso, ma quantomeno dal punto di vista puramente iconografico i due nemici funzionano. Insomma, una pellicola di conflitti reali e interiori che si intrecciano e si rincorrono, in un susseguirsi non sempre ben oliato di snodi narrativi.
A differenza dei primi due capitoli e nonostante la sua natura almeno in parte conclusiva, questa terza avventura sembra un capitolo di passaggio, non sostenuto da una idea realmente forte. La riflessione sulla autodeterminazione delle scimmie e l’autodistruzione dell’uomo, priva delle speculazioni etico-scientifiche de L’alba del pianeta delle scimmie e dell’afflato epico di Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie, resta piuttosto in superficie, un po’ scontata e un po’ ripetitiva.
Abbandonata del tutto la predominante traccia socio-politica della saga originale a vantaggio di una più contemporanea spettacolarità, The War – Il pianeta delle scimmie pesca dichiaratamente a piene mani da alcuni classici come Il ponte sul fiume Kwai e La grande fuga per comporre una sorta di patchwork dei war movie [1]. In questo senso, è assai efficace l’incipit nella foresta che aggiorna l’immaginario e le terribili dinamiche della guerra del Vietnam, mettendoci di fronte a un repentino quanto sanguinoso rovesciamento degli equilibri in campo.
Come nei precedenti capitoli, Bomback e Reeves recuperano e ricollocano narrativamente alcuni elementi della saga originale. Ad esempio, Nova diventa una bambina che ha perso l’uso della parola, handicap che la avvicina in maniera naturale all’universo scimmiesco. Interessante, infine, lo scenario naturale della terra promessa raggiunta dalle scimmie di Cesare: uno splendido lago che riecheggia il Lago Powell de Il pianeta delle scimmie di Schaffner, prima tappa della via crucis di Taylor e compagni.
Note
1. La scorpacciata di war movie si è spinta oltre i normali confini del genere, fino alle battaglie innevate de L’Impero colpisce ancora.
Info
Il trailer italiano di The War – Il pianeta delle scimmie.
La pagina facebook di The War – Il pianeta delle scimmie.
Dietro le quinte di The War – Il pianeta delle scimmie.
- Genere: action, drammatico, fantascienza
- Titolo originale: War for the Planet of the Apes
- Paese/Anno: USA | 2017
- Regia: Matt Reeves
- Sceneggiatura: Mark Bomback, Matt Reeves
- Fotografia: Michael Seresin
- Montaggio: Stan Salfas, William Hoy
- Interpreti: Aleks Paunovic, Alessandro Juliani, Amiah Miller, Andy Serkis, Chad Rook, Dean Redman, Devyn Dalton, Gabriel Chavarria, Judy Greer, Karin Konoval, Lauro Chartrand, Max Lloyd-Jones, Mercedes de la Zerda, Michael Adamthwaite, Sara Canning, Steve Zahn, Terry Notary, Timothy Webber, Ty Olsson, Woody Harrelson
- Colonna sonora: Michael Giacchino
- Produzione: Chernin Entertainment
- Distribuzione: 20th Century Fox
- Durata: 140'
- Data di uscita: 13/07/2017