The Predator
di Shane Black
Non si è chiuso il cerchio. Anzi, non si è voluto chiudere. Affidato al brio e alla mano pesante di Shane Black, The Predator è fin troppo smaccatamente il primo tassello di una trilogia (che forse non vedremo mai), un blockbuster che cerca di accontentare un po’ tutti, alternando dettagli splatter a derive zuccherose e family friendly.
Aridatece Reagan!
Quinn McKenna, tiratore scelto, è impegnato in una missione in Messico. All’improvviso si trova di fronte a un Predator: mentre i suoi compagni vengono falciati uno a uno, McKenna si salva e s’impadronisce di un casco e di un copri braccio alieno, oggetti che nasconde e poi spedisce. E che finiscono nelle mani sbagliate: il figlio Rory riceve il pericolosissimo pacco, lo apre e mette accidentalmente in funzione un dispositivo che innesca il ritorno degli alieni sulla Terra. Gli spietati cacciatori sono ancora più forti e intelligenti, potenziati geneticamente con il DNA di altre specie. Un gruppo di ex marine e Casey Bracket, una brillante scienziata, cercheranno di affrontare i Predator e impedire la fine della razza umana… [sinossi]
C’è un po’ di tutto nel calderone di The Predator. Budella in bella vista e un insopportabile marmocchio; un eroe miracolosamente indistruttibile e poco efficace, lontano anni luce da Dutch/Schwarzenegger, e un manipolo di squinternati loser che riecheggiano con qualche fiammata i ragazzacci dell’A-Team; una bella, tosta, bella, intelligente, bella scienziata che prende a calci gli alieni e una moltitudine di militari falciati come coniglietti rosa; tutto il cinema anni Ottanta che vi può e ci può venire in mente, persino Navigator.
Ecco, forse è qui il problema, il fraintendimento: prendere quello smargiasso di Shane Black, che era Hawkins nel 1987 e che non ha problemi a mettere insieme cazzotti e risate (The Nice Guys, ma soprattutto gli script di Arma letale, L’ultimo boy scout, Last Action Hero…), e mettersi in coda in questa epoca di smodato revival degli anni Ottanta. Come se fosse facile, come se bastassero il pupazzone alieno e qualche esplosione. Come se bastasse Shane Black. Insomma, ci si aggancia a Predator, depotenziandolo, scarnificando il cinema testosteronico reaganiano, infarcendolo di strizzatine d’occhio più o meno cinefile, annacquando il tutto con un po’ di melassa e con la promessa (o minaccia) di tornare presto. Di continuare: The Predator uno, due e tre. Forse.
Questo forse è l’altro problema. The Predator prende tempo, non vuole e non può finire, serve carne da macello per i capitoli successivi. E così la seconda parte si sfilaccia ulteriormente, alcune buone intuizioni vengono riposte nel cassetto e si aspetta il risultato del box office – Stati Uniti, Europa, Cina, a qualcuno dovrà pur piacere…
Perché, in fin dei conti, vanno bene gli svolazzi volutamente cialtroneschi di Shane Black, si può passare sopra agli improbabili(ssimi) snodi narrativi, si accetta di buon grado la piacente scienziata guerriera e lo spirito di corpo alla Sberla & Baracus, persino l’overdose anni Ottanta, ma diventa difficile accontentarsi di un sequel/reboot programmaticamente claudicante. Non che lo schema sia nuovo: di primi capitoli sono piene le fosse – qualcuno ricorda, in pieno boom fantasy, Eragon?
Se Alien vs. Predator ci aveva regalato almeno un cinico sussulto con la morte di Bova/De Rosa, The Predator si carica sulle spalle una (parziale) rivalutazione di Predators, frena l’ascesa di Shane Black e ci costringe a ripensare ancora una volta al cinema a stelle e strisce degli anni Ottanta, compreso quel mainstream reaganiano troppo frettolosamente cestinato da buona parte della critica.
Gli attuali tentativi di rilanciare quella solida iconografia dimenticano troppo spesso la centralità della narrazione e dei personaggi nel cinema sci-fi, avventuroso, action e via discorrendo degli anni Ottanta. Narrazione e personaggi che avevano il loro apprezzabile spessore non solo nell’immaginario dei vari Spielberg, Zemeckis o Dante, ma anche nella pellicola di John McTiernan, solida ed efficace. E gustosamente brutale.
Info
Il trailer italiano di The Predator.
- Genere: action, avventura, fantascienza
- Titolo originale: The Predator
- Paese/Anno: Canada, USA | 2018
- Regia: Shane Black
- Sceneggiatura: Fred Dekker, Shane Black
- Fotografia: Larry Fong
- Montaggio: Harry B. Miller III
- Interpreti: Aaron Craven, Alfie Allen, Andrew Jenkins, Augusto Aguilera, Boyd Holbrook, Crystal Mudry, Edward James Olmos, Jacob Tremblay, Jake Busey, Keegan-Michael Key, Lochlyn Munro, Niall Matter, Olivia Munn, Patrick Sabongui, Paul Lazenby, RJ Fetherstonhaugh, Sterling K. Brown, Thomas Jane, Trevante Rhodes, Yvonne Strahovski
- Colonna sonora: Henry Jackman
- Produzione: Canada Film Capital, Dark Castle Entertainment, Davis Entertainment, TSG Entertainment, Twentieth Century Fox
- Distribuzione: 20th Century Fox
- Durata: 107'
- Data di uscita: 11/10/2018