Trento Film Festival 2021 – Presentazione
In partenza il Trento Film Festival 2021, la prima manifestazione cinematografica in Italia a tornare in sala, a seguito dei recenti provvedimenti di apertura. Si svolgerà dal 30 aprile al 6 maggio, presso la multisala Modena, dopo che gli organizzatori avevano concepito un’edizione completamente online, prontamente riconvertita in una forma ibrida con l’avvenuto passaggio in zona gialla, mantenendo comunque la possibilità di vedere i film in streaming dal 30 aprile fino al 16 maggio sulla piattaforma del festival che trasmetterà anche gli eventi culturali in programma.
Dedicato al cinema e alle culture di montagna, il Trento Film Festival 2021 arriva alla 69a edizione, con la direzione artistica di Sergio Fant e con un bellissimo manifesto realizzato da Gianluigi Toccafondo. Il programma di quest’anno prevede un centinaio di film, metà dei quali in anteprima italiana e un 30% in anteprima internazionale. Apertura e chiusura del festival sono affidate a opere che parlano del territorio: il corto d’animazione Mila, opera dell’animatrice trentina Cinzia Angelini, qui anche presidente di giuria, che lavora a Hollywood per i più importanti major (Dreamworks, Sony Imageworks, Walt Disney Animation, Warner Bros) e che esordisce alla regia con racconti di Trento sotto i bombardamenti; N-Ice Cello – Storia del violoncello di ghiaccio di Corrado Bungar, ovvero il viaggio dello strumento ad arco costruito dall’artista americano Tim Linhart con l’acqua del ghiacciaio Presena a 2.800 m di altitudine, verso Palermo, al Teatro Politeama.
Il concorso vede tra gli altri Paolo Cognetti. Sogni di Grande Nord di Dario Acocella, un road movie letterario verso l’Alaska dello scrittore che evoca la grande letteratura americana; La casa rossa di Francesco Catarinolo sull’esploratore altoatesino Robert Peroni che da trent’anni vive in Groenlandia, la nazione che è oggetto del focus del festival di quest’anno; Bosco di Alicia Cano Menoni, un viaggio in Italia, nella Lunigiana, della regista uruguayana, alla ricerca delle sue radici; Die letzten Österreicher di Lukas Pitscheider, su una comunità di origine tedesca in Ucraina; Le grand viveur di Perla Sardella, che usa immagini di repertorio per ritrarre una comunità al confine tra Italia e Svizzera; Godspeed, Los Polacos! di Adam Nawrot, storia di un gruppo di studenti canoisti nella Polonia sovietica; Holy Bread di Rahim Zabihi sui kulbar, che trasportano merci clandestinamente al confine tra Iran e Iraq; Pushed up the Mountain di Julia Haslett, che indaga i fragili equilibri ecologici nella tutela del rododendro, pianta diffusissima in tutti i giardini ma al limite dell’estinzione nel suo habitat originario in Cina; Chaddr – A River Between Us di Minsu Park, sull’esperienza del cambiamento climatico da parte di una bambina nel suo villaggio nel Kashmir; The Wall of Shadows di Eliza Kubarskala, sul tentativo di scalata della parete est del Kumbhakarna; Here I Am, Again di Polly Guentcheva, sulla ricerca dello sperduto Boyan Petrov sulle cime del Shishapangma; Al Qimma di Mehdi Moutiauna su una scalatrice marocchina che affronta l’Everest; Anche stanotte le mucche danzeranno sul tetto di Aldo Gugolz, incentrato su un produttore di formaggi in una valle ticinese ossessionato dalla morte di un lavoratore clandestino; The Magic Mountain di Eitan Efrat e Daniel Mann, che riprende il titolo del romanzo di Thomas Mann per esplorare gallerie e cunicoli, risultato dell’attività estrattiva dell’uomo; Dear Werner (Walking on Cinema) di Pablo Maqueda ci riporta al mitico viaggio a piedi di Werner Herzog, da Monaco a Parigi, nel 1974, per raggiungere Lotte Eisner.
Tra le anteprime e proiezioni speciali vanno ricordati The Trouble with Nature di Illum Jacob, film in costume ambientato nel XVIII secolo, sulle peregrinazioni del filosofo Edmund Burke nelle Alpi alla ricerca del sublime; e Away, film d’animazione del lettone Gints Zilbalodis. Altre sezioni del festival sono Terre alte, sulle comunità d’alta montagna; Orizzonti vicini, che presenta opere di cineasti locali in collaborazione con la Trentino Film Commission; Alp&Ism sulle imprese d’alta quota; Muse.doc, documentari sul riscaldamento climatico e altre emergenze ambientali in collaborazione con il MUSE – Museo delle Scienze di Trento. Il Festival proseguirà in estate, in città e nelle valli trentine.