Uscite in sala 18 aprile 2024
La settimana è quella dell’atteso film di Alex Garland che tanto ha provocato il pubblico d’oltreoceano; con lui l’affascinante opera sincretica di Baloji, il bel documentario famigliare di Costanza Quatriglio, Marisa Abela che interpreta Amy Winehouse e lo straordinario Perfect Blue di Satoshi Kon, nelle sale italiane a ventisette anni dalla sua realizzazione.
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CIVIL WAR
di Alex Garland
Lucida riflessione sull’informazione, ma anche sullo stato dell’arte dell’audiovisivo e del rapporto con la realtà e la sua riproduzione/manipolazione/invenzione, il film di Garland intreccia immagini che abbiamo già visto (l’assalto al Campidoglio del 2021) e che probabilmente non rimarranno episodio isolato. Immagini che incombono, che evocano il cinema del reale, che evocano spettri. Il collasso dell’informazione e della democrazia in uno spietato film di guerra.
In una New York a corto di acqua e dove la guerra è arrivata in forma di terrorismo, il giornalista Joel e la fotografa Lee hanno deciso che è rimasta una sola storia da raccontare: intervistare il Presidente degli Stati Uniti, da tempo trinceratosi a Washington mentre dilaga una feroce Guerra Civile. Partono così per un viaggio verso la capitale. Contro quel che resta del governo si muovono le truppe congiunte Occidentali di Texas e California. Il resto è solo caos di microconflitti e atrocità. [sinossi]
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AUGURE – RITORNO ALLE ORIGINI
di Baloji
Affascinante viaggio nella cultura, e nella sua crisi, quello di Baloji è un film a suo modo irracontabile, misterico, mai riconciliato. Un’opera decolonizzata, e a suo modo spiazzante.
In una terra africana caotica e fantasmagorica, tra stereotipi e crisi dei valori tradizionali (familiari, sessuali, identitari), Augure intreccia le vite di quattro personaggi a loro modo posseduti ed esclusi dalla società. Capita di rado di vedere un film africano di coproduzione europea che accetti di fare i conti con la propria identità in maniera sofferta e non riconciliata. [sinossi]
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IL CASSETTO SEGRETO
di Costanza Quatriglio
Un lavoro intenso, intimo, privato, dolcissimo ma di notevole spessore cinematografico. Costanza Quatriglio assegna la sua opera più matura alla doverosa memoria del padre giornalista, in un viaggio personale che diventa però anche universale, riscoperta della storia e della Storia.
La Sicilia, il mondo, una casa, una biblioteca. Nel gennaio 2022 Costanza Quatriglio torna nella casa dov’è cresciuta, chiusa da tempo, e apre le porte ad archivisti e bibliotecari per donare alla Regione Siciliana l’universo di conoscenza appartenuto al padre giornalista. È la biblioteca e l’archivio di Giuseppe Quatriglio, firma storica del Giornale di Sicilia e di altre importanti testate, scrittore, saggista e amico di uomini di cultura del Novecento. [sinossi]
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BACK TO BLACK
di Sam Taylor-Johnson
Contrariamente alle abitudini di una contemporaneità sempre più soffocante, Marisa Abela non assomiglia minimamente ad Amy Winehouse ma sa recitare molto bene e incarna alla perfezione il cipiglio della sfortunata cantautrice, morta ventisettenne tredici anni fa. Per il resto Sam Taylor-Johnson, mai dimostratasi cineasta di rilievo, si limita al compitino biografico.
La straordinaria storia della rapida ascesa al successo di Amy Winehouse e della realizzazione del suo rivoluzionario album, Back to Black. Raccontato dalla prospettiva di Amy e ispirato dai suoi testi profondamente personali, il film segue la donna straordinaria dietro il fenomeno e la tumultuosa relazione al centro di uno degli album più leggendari di tutti i tempi. [sinossi]
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PERFECT BLUE
di Satoshi Kon
Stratosferica opera prima del mai troppo compianto Satoshi Kon, Perfect Blue è un thriller perfetto, angoscioso, brillante nella sua riflessione sull’idolatria dei fan, malsano e di grandissimo coraggio nella messa in scena. Finalmente in sala in una nazione che per ora lo aveva potuto ammirare solo nelle visioni casalinghe. Non perdetelo.
Mima, cantante di poco successo di un trio pop giapponese, le CHAM, lascia il suo gruppo per dedicarsi alla carriera di attrice, esordendo in una pellicola nel ruolo secondario di una ragazza mentalmente instabile. Ma la sua decisione è avvertita da un fan come un tradimento e scatena le sue violente manifestazioni d’ira, fino a efferati omicidi e a una spersonalizzazione della protagonista all’interno della cui mente si insinua un solo e unico sospetto: è forse lei la vera autrice di queste morti? [sinossi]
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BRIGITTE BARDOT FOREVER
di Lech Majewski
Lech Majewski è un pazzoide, e lo si sapeva. Qui prende spunto da un proprio romanzo e attraverso la sua solita fantasmagoria visiva – un po’ sterile, e fine a se stessa – si lancia in una sorta di viaggio a ritroso nel tempo in qualche misura autobiografico. Potrebbe comunque trovare i suoi appassionati cultori.
Majeswski adatta per il grande schermo il suo più famoso romanzo, «Brigitte Bardot the Wonderful», opera in cui confluiscono i ricordi della sua infanzia e della sua giovinezza. Ancora una volta l’autore polacco vuole sorprendere il pubblico con un’opera visivamente potente, il cui protagonista è un “giovane Telemaco” alla ricerca del padre. Il ragazzo affronterà un viaggio nel paese delle meraviglie e a fargli da guida saranno i suoi idoli: i Beatles, il Santo-Roger Moore, Raquel Welch, Liz Taylor e ovviamente lei, Brigitte Bardot. [sinossi]
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Questa settimana escono anche Non volere volare (2023) di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson, Toxicily (2023) di François-Xavier Destors, La ricerca (2023) di Giuseppe Petruzzellis, Vita da gatto (2023) di Guillaume Maidatchevsky, Cattiverie a domicilio (2023) di Thea Sharrock, Flora (2023) di Martina De Polo, Vista mare (2023) di Julia Gutweniger, Florian Kofler. Buone visioni!