Ken il guerriero
di Toyoo Ashida
Rimesso a nuovo, ridoppiato e restaurato, arriva nelle sale grazie a Nexo Ken il guerriero, lungometraggio cinematografico realizzato dalla Toei Animation nel 1986 sull’onda del successo della serie televisiva e del manga di Tetsuo Hara e Buronson. Se la conferma del cast tecnico, a partire da Toyoo Ashida, ha garantito continuità grafica e persino maggiori ambizioni estetiche, sul piano narrativo i limiti dell’operazione sono purtroppo evidenti.
Girelle e calci volanti
Ken, maestro della scuola di Hokuto, percorre le terre devastate dall’olocausto atomico alla ricerca della donna amata e dell’uomo che l’ha rapita, Shin. Le vicende porteranno Ken anche a incrociare il suo cammino con Rei, guerriero della scuola di Nanto, con il quale stringerà una forte amicizia, ma anche ad affrontare i suoi fratelli: prima il subdolo Jagi e poi il gigantesco fratello maggiore Raoul, il più temibile e ambizioso guerriero della scuola di Hokuto… [sinossi – nexodigital.it]
Da manga a franchise il passo fu abbastanza breve, anche alla luce dell’impennata di vendite della rivista Weekly Shōnen Jump dal 1983 in poi. A forza di calci e pugni in uno scenario postnucleare, la scuola di Hukuto, l’Orsa Maggiore e il nerboruto quanto cristallino Ken si imposero nell’immaginario collettivo di una generazione di lettori, poi spettatori, resistendo al passare degli anni e dei decenni, rastrellando a ogni passaggio televisivo nuovi adepti. Fumetto, serie o film, Ken il guerriero deve il suo successo a un insieme di intuizioni derivative ma alquanto brillanti e soprattutto in linea con un decennio che bramava violenza, lande disperate, fisici ipersteroidei e suggestioni orrorifiche.
Mescolando in dosi massicce e senza tanti fronzoli Violence Jack di Gō Nagai, Mad Max e le arti marziali declinate à la Bruce Lee, il manga e poi tutte le sue trasposizioni portarono ai limiti estremi la classica declinazione anime del viaggio dell’eroe, qui molto super, con un susseguirsi di combattimenti più o meno rilevanti, di villain più o meno riusciti, di scenari privi di qualsiasi barlume di speranza. Anche il primo film, Ken il guerriero (Hokuto no ken, 1986), pur nel suo lodevole tentativo di alzare l’asticella grafica, è in fin dei conti tutto qui.
L’evidente limite del film realizzato dalla Toei Animation, che sagacemente confermò Toyoo Ashida e altri ruoli chiave, è nel tempo. Da un lato abbiamo una struttura seriale che si basa sull’ossessiva reiterazione degli eventi (nemico, pericolo, scontro), però spalmati di settimana in settimana; dall’altra una storia che deve ancora concludersi – la staffetta delle due serie per il piccolo schermo inizia nel 1984 e termina solo nel 1988, due anni dopo la pellicola di Ashida. Insomma, Ken il guerriero si porta dietro gli stessi problemi di due capisaldi dell’industria degli anime, ovvero Corazzata spaziale Yamato (Uchū senkan Yamato, 1977) di Toshio Masuda e Nausicaä della Valle del vento (Kaze no tani no Naushika, 1984) di Hayao Miyazaki. Se per il film di Masuda l’eccessiva compressione narrativa balzava agli occhi, risultando decisiva per le sorti dei successivi lungometraggi della space opera matsumotiana, rispetto a Ken il guerriero gli sceneggiatoriEiichi Yamamoto e Keisuke Fujikawa potevano contare su un numero più ampio di personaggi, su una storia meno basilare, su uno scenario spaziale più ricco e sulla dimensione ben più spettacolare delle astronavi e dello Spazio.
Col film di Miyazaki, opera seminale dello Studio Ghibli, Ken il guerriero condivide invece l’abnorme problema di un finale ancora tutto da scrivere, ma se la soluzione messianica di Nausicaä è coerente, ampiamente giustificata e soprattutto sorretta dalla scrittura e da una abbacinante ed emotivamente coinvolgente messa in scena (si pensi ai flashback, all’immagine del grano dorato, al volo), quella abbozzata dalla Toei ci mette di fronte a un finale monco, alla fastidiosa sensazione di un viaggio interrotto a metà e con snodi narrativi fin troppo sbrigativi. Ed è un peccato, sommato alla scarsa caratterizzazione di personaggi come il più che sacrificato Rei, perché sul piano artistico lo sforzo è a tratti ammirevole, come ad esempio nell’incipit pre-atomico, con quei fondali che poi diventeranno distese desertiche intervallate da città travolte e sfigurate dalla catastrofe.
Info
Il trailer di Ken il guerriero.
- Genere: action, animazione, arti marziali, avventura, fantascienza, fantasy
- Titolo originale: Hokuto no Ken
- Paese/Anno: Giappone | 1986
- Regia: Toyoo Ashida
- Sceneggiatura: Susumu Takaku
- Fotografia: Tamio Hosoda
- Montaggio: Masaaki Hanai
- Interpreti: Akira Kamiya, Arisa Andou, Banjō Ginga, Chikao Ohtsuka, Daisuke Gouri, Hidekatsu Shibata, Hiroshi Ohtake, Jouji Yanami, Junji Chiba, Junpei Takiguchi, Kaneto Shiozawa, Kōhei Miyauchi, Kōji Yada, Kenji Utsumi, Mie Suzuki, Reiko Suzuki, Shigeru Chiba, Takeshi Aono, Takeshi Watabe, Tarō Ishida, Tomiko Suzuki, Toshio Furukawa, Yōko Kawanami, Yūsaku Yara, Yuriko Yamamoto
- Colonna sonora: Katsuhisa Hattori
- Produzione: Toei Animation
- Distribuzione: Nexo Digital
- Durata: 110'
- Data di uscita: 14/10/2024
