La valle dell’Eden
La valle dell’Eden è ancora oggi un esempio eclatante non solo dell’intensità attoriale di Dean ma anche di un tipo di melodramma atipico che parla di scontro generazionale. Elia Kazan sembra quasi volersi scusare con un mondo che sa di aver “tradito”. Leggi tutto
Lo specchio
L’opera più autobiografica di Tarkovskij è anche l’occasione per riflettere in una forma sublime, onirica, scostante sul ruolo dell’uomo nella Storia e sul significato dell’arte, qui vissuto come strumento salvifico di fronte agli orrori del XX secolo.. Leggi tutto
Bo Burnham: Inside
Con Inside, Bo Burnham compie l’unica operazione possibile in tempi di pandemia e di lockdown e, mascherando la sua opera da spettacolo comico sui suoi problemi personali, rivela la fragilità di una realtà frantumata tutta da ricostruire. Leggi tutto
Sound of Metal
Percorso di formazione anomalo, che mette in scena la scoperta di un handicap che diventa occasione di riscatto, momento con cui fare i conti con la propria vita e che obbliga la coppia di protagonisti a confrontarsi con il proprio passato per scegliere quale futuro desiderano per sé... Leggi tutto
Minari
Con un approccio intimista e mosso da profondi intenti umanisti, Minari è il film con cui Lee Isaac Chung riflette sull’immigrazione, l’integrazione, le perversioni del capitalismo, le idiosincrasie degli USA e propone l’amore come antidoto per ogni male. Leggi tutto
2067
Presentato al Trieste Science+Fiction Festival, 2067 di Seth Larney è parabola ecologista che affronta con coraggio gli stereotipi del genere fantascientifico (il viaggio nel tempo, il futuro apocalittico), uscendo dal confronto a testa alta. Leggi tutto
Post Mortem
Presentato all'interno della ventesima edizione del Trieste Science+Fiction Festival, Post Mortem di Péter Bergendy è un horror che vive di espedienti noti ma che si innesta perfettamente nel contesto sociale e storico dell'Ungheria. Leggi tutto