I dannati
Dopo sei anni Roberto Minervini torna alla regia con I dannati, confrontandosi per la prima volta con un'opera apertamente “di finzione”, e immergendo lo spettatore nella wilderness statunitense durante la Guerra di Secessione. In concorso in Un certain regard e in sala. Leggi tutto
The Girl with the Needle
In concorso al Festival di Cannes, The Girl with the Needle dello svedese Magnus von Horn mostra un'ambizione sfrenata che non sembra essere però retta da uno sguardo citazionista ma fragile, e a tratti perfino voyeuristico, in cui né la Storia né la storia ne escono valorizzate. Leggi tutto
Algo viejo, algo nuevo, algo prestado
Algo viejo, algo nuevo, algo prestado di Hernán Rosselli è a tutti gli effetti un racconto sul passato, sull'eredità che volente o nolente portiamo addosso e su un futuro possibile: utilizzando materiali visivi eterogenei, il regista argentino realizza però un ambiguo testa-coda. Leggi tutto
La petite
La petite, nuovo film per il regista francese Guillaume Nicloux, affronta il non semplice tema della maternità surrogata tinteggiando di timbriche agrodolci una commedia educata e che preferisce evitare i punti di vista etico-morali più spigolosi. Con Fabrice Luchini. Leggi tutto
Deserto particular
Deserto particular, opera terza del cineasta brasiliano Aly Muritiba, è una risposta colma di speranza alla cupa violenza che negli anni neri di Bolsonaro colpì in modo particolare le minoranze e la comunità LGBTQI+. Un film in cui i personaggi sono alla ricerca di sé e della propria identità. Leggi tutto
Dancer in the Dark
Dancer in the Dark, il film che nel maggio 2000 permetterà a Lars von Trier di conquistare la Palma d'Oro al Festival di Cannes, conduce il regista danese in un territorio che all'apparenza sembrerebbe assai distante da lui: il musical. Leggi tutto
Idioti
Idioti, unico titolo della filmografia di Lars von Trier ascrivibile al Dogma 95 (movimento ideato dal regista danese), è uno schiaffo in pieno volto alle consuetudini cinematografiche, al cinema borghese, alla centralità della forma rispetto alla sostanza, alle ipocrisie del "cinema-verità". Leggi tutto
Memory
All'apparenza Memory, il nuovo lavoro di Michel Franco, sembra mettere da parte le ambizioni dei precedenti Nuevo Orden e Sundown a favore di un racconto più lineare e "lieve", ma il regista messicano come sempre tende a complicare le cose, senza che se ne avverta un particolare bisogno. Leggi tutto