Tra verità e menzogna, maschera e smascheramento, scienza e fede, teatro e vita, Il volto - girato da Ingmar Bergman nell'estate del 1958 - costruisce il ritratto del cinema quale perfetto meccanismo illusionistico. Leggi tutto
Primo capitolo della cosiddetta trilogia del silenzio di Dio, Come in uno specchio rappresentò anche il primo deciso passo verso un sempre più complesso studio della luce naturale e verso un asciugamento degli orpelli estetici, per approdare al tipico dramma da camera bergmaniano. Leggi tutto
Secondo e più esplicito capitolo della Trilogia del silenzio di Dio, Luci d'inverno scava con ineguagliabile profondità nelle crisi della Fede e nei tormenti dell'uomo, delineando la personale parabola di Passione di un pastore/padre non più in grado di offrire conforto nemmeno a se stesso. Leggi tutto
Raffinata opera che suggellò il successo internazionale di Ingmar Bergman, Sorrisi di una notte d'estate è un'agrodolce «commedia romantica» di marca elisabettiana che, nei suoi intrighi amorosi, innesta alcune fra le ossessioni più care all'autore. Leggi tutto
Fanny e Alexander sono i piccoli protagonisti del fluviale racconto televisivo che Ingmar Bergman dedicò alla famiglia Ekdahl, liberi teatranti a Uppsala nella Svezia di inizio Novecento. Un'opera che racchiude forse la summa del pensiero bergmaniano sulla memoria, il tempo, e la vita. Leggi tutto
Titolo ineludibile della filmografia di Ingmar Bergman, Persona aggredisce con ricercata essenzialità nella messa in scena i temi più frequentati dal regista: la metamorfica molteplicità della psiche, la menzogna che si cela in ogni identità sociale e in ogni identità che non fa i conti con la propria “ombra”. Leggi tutto
Terzo titolo dalla rassegna Bergman 100, Il posto delle fragole è una delle pellicole più note del cineasta scandinavo, un road movie catartico e intriso di rimpianti per una giovinezza e una felicità oramai lontanissime, per una vita che sta inevitabilmente volgendo al termine. Leggi tutto
Titolo di apertura della rassegna Bergman 100, Il settimo sigillo mantiene inalterata la sua ossimorica levità, mostrandosi anche oggi, a sessant'anni di distanza, una straordinaria allegoria della vita e della morte, dell'esistenza umana, della fede... Leggi tutto